Energia democratica e condivisa a partire da progetti di comunità: il fotovoltaico lo vogliono tutti, ma non sempre è semplice installare pannelli su tetti e balconi. Meglio acquistare quote di progetti cooperativi che poi, una volta raggiunto il capitale iniziale, saranno realizzati da Gridshare sotto forma di parchi solari, che ne gestirà tecnologia, logistica e burocrazia per massimizzarne la resa.
Fotovoltaico, proprietari ma a distanza. Il progetto GridShare per costruire parchi solari
Comprare una quota di progetto sulle fonti energetiche rinnovabili, incassare guadagni e utilizzare i proventi per coprire le spese energetiche in bolletta a casa. È questo l’obiettivo del progetto “GridShare”, la startup di Giovanni Maria Antignani che gestisce parchi solari condivisi.
Un’idea di energia democratica, che ti permette di avere una quota di questi progetti e ricevere quindi il corrispettivo dell’energia prodotta, stabilizzando la bolletta e riducendo la volatilità dei prezzi. Praticamente, si legge sul sito di GridShare: “è come avere i pannelli solari, ma non sul tetto”.
D’altronde, ha ricordato oggi Walter Renna, CEO di Fastweb, sulle sue pagine social, tutti pensano ad installare pannelli fotovoltaici sui tetti, i balconi e in giardino, ma non è sempre una cosa facile: “La possibilità di poter avere energia pulita ed indipendenza energetica si scontra spesso con difficoltà logistiche, condominiali e di investimenti iniziali”.
Renna (Fastweeb): “Creare grandi parchi solari condivisi”
L’invito è quindi a cambiare forse prospettiva proprio sul fotovoltaico: “Le persone vogliono energia pulita ed economica, non necessariamente pannelli sul tetto o in giardino. E se ci unissimo per creare grandi parchi solari condivisi?”.
Un obiettivo di comunità che potrebbe da una parte creare una condivisione di energia pulita e di guadagnai, che fino ad ora non sono stati possibili, e dall’altra favorirebbe un’accelerazione della nostra transizione, anche in considerazione del fatto che nonostante l’Italia abbia un grande potenziale per produrre energia rinnovabile, sta comunque accumulando ritardi sugli obiettivi 2030 dell’SDG delle Nazioni Unite.
Tra le prime iniziative portate avanti su questa strada c’è il progetto del parco solare di Ceprano (Frosinone), che sorgerà su una superficie di 11.000 mq e che a lavori ultimati potrà contare su una capacità installata di 500 kW e sarà in grado di generare 850.000 kWh annui.
Contemporaneamente, sorgerà anche una Comunità energetica rinnovabile che sarà aperta ai residenti e agli enti locali.
Il progetto di energy community di Ceprano (Frosinone)
GridShare ha avviato una campagna di Crowdfunding sulla piattaforma CrowFundMe che – tramite la Cooperativa Energia Democratica – finanzierà lo sviluppo del Parco Solare di Ceprano. Tutti possono già investire e diventare immediatamente proprietari del proprio impianto fotovoltaico a distanza ottenendo tutti i benefici del solare ma evitando i grattacapi di un impianto residenziale tradizionale come istallazione, manutenzione, assicurazione.
A livello operativo quindi un progetto che si condivide a partire dal crowdfunding: “Si compra una quota del progetto cooperativo su Crowdfundme e, una volta raggiunto il capitale iniziale, Gridshare si occuperà di costruire un grande parco solare, gestendo tecnologia, logistica e burocrazia per massimizzarne la resa”, ha spiegato Renna.
Chi detiene una quota diventa un produttore di energia pulita e riceverà un dividendo annuale che, in funzione dell’investimento, potrà coprire il costo della bolletta di casa e neutralizzare qualsiasi aumento dei prezzi dell’energia.
Uno scudo contro il rischio energetico
“Avremo una sorta di copertura del rischio energetico: se i prezzi salgono, saliranno anche i dividendi”, ha scritto il CEO di Fastweb che, lo ricordiamo, ha supportato la startup con il programma Corporate Venture Building insieme a Founders Factory, CrowdFundMe e i-Pergola.
Sul portale di GridShare i soci potranno visionare la propria produzione, il risparmio di CO2 generato e l’andamento dei ricavi.