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Idroelettrico, al via il primo esperimento per produrre energia senz’acqua

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Parte l’esperimento dell’azienda britannica RheEnergise, specializzata in sistemi di stoccaggio. L’idea è produrre energia idroelettrica senza acqua. In particolare, la compagnia ha brevettato un fluido chiamato R19, in grado di fornire prestazioni migliori per quanto riguardo l’efficienza. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Un fluido ad alta densità energetica

Grazie a un accordo tra la società mineraria Sibelco e l’azienda britannica RheEnergise, si sta realizzando ufficialmente il primo sistema HD Hydro da 500 kW, del quale si parlava già da tempo.

Sede della prima prova sarà la miniera di caolino a Cornwood, nel Devon, dove l’impianto supporterà le operazioni minerarie della Sibelco nei momenti di maggiore domanda elettrica.

Cosa si utilizzerà al posto dell’acqua? Un fluido ad alta densità energetica chiamato R19, e noto per le sue proprietà che lo rendono molto più conveniente: non è corrosivo; è ricco di minerali, ha una densità energetica superiore di 2,5 volte.

Produrre energia idroelettrica

Si potrà così dimostrare com’è possibile produrre energia idroelettrica senza sfruttare maree o corsi d’acqua, e con l’obiettivo di ottenere delle prestazioni migliori indispensabili per una più rapida diffusione del settore.

Inoltre, parliamo di un liquido a basso costo, rispettoso dell’ambiente e in grado di garantire un’importante efficienza energetica.

Come usufruirne però? Nel sistemo messo a punto dall’azienda britannica, R19 viene pompato nei momenti di bassa richiesta e quando la corrente ha un prezzo più conveniente del solito.

Turbine di ultima generazione

L’elettricità prodotta poi, su pendii di circa 200 metri di altezza, viene stoccata in un serbatoio sotterraneo, per poi essere usata quando richiesto. È in tali momenti che il fluido viene fatto scorrere mettendo in moto delle turbine di ultima generazione.

Tale esperimento dunque, potrebbe rivelarsi un’alternativa valida soprattutto in quei territori particolarmente collinari, caratteristica molto presente nel Regno Unito, con la possibilità di creare degli impianti di accumulo più efficienti e sostenibili.

HD Hydro

L’intero sistema si chiama HD Hydro, e l’inizio dei lavori nel Devon partirà a breve. La messa in funzione del sito invece, è prevista entro settembre 2024, e aiuterà l’Inghilterra a soddisfare le proprie future necessità.

Secondo un’analisi di Aurora Energy Research infatti, il Paese potrebbe aver bisogno di circa 13 GW di produzione e stoccaggio flessibili per contribuire a bilanciare la rete elettrica entro la fine del decennio.

Prossime ambizioni

Stephen Crosher, Amministratore Delegato di RheEnergise, ha spiegato che i propri progetti di elevata intensità energetica potrebbe rivelarsi più semplici da portare a termine, rispetto alle lentezze burocratiche che frenano la realizzazione delle classiche centrali idroelettriche.

Ma dopo questo primo esperimento, quali sono le prossime ambizioni della compagnia? Partendo con l’idea di generare 10 MW in miniere e cave dismesse, l’obiettivo sarà affiancare gli impianti di stoccaggio a quelli Fer, in particolare eolici e fotovoltaici, potenziando così la capacità generale di accumulo fino a 100 MW.

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