Il Decreto Coesione approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri stanzia 1.026 milioni di euro per sostenere lo sviluppo energetico e la crescita in termini di fonti rinnovabili, sistemi di stoccaggio, autoconsumo e smart grid, in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Riqualificazione del Sud Italia
1.026 milioni di euro per sostenere lo sviluppo energetico e la crescita economica, nonché la competitività territoriale e l’attrazione di nuovi investimenti, nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Nel nuovo DL Coesione approvato durante l’ultimo Consiglio dei Ministri, tra le diverse misure emergono anche i criteri per la selezione di investimenti finalizzati alla produzione di energia da FER nei comuni del Sud Italia con popolazione superiore a 5.000 abitanti.
Energia da FER e sistemi di accumulo
Il provvedimento riguarda la copertura energetica con fonti rinnovabili delle aree industriali produttive ed artigianali localizzate nei territori dell’Italia meridionale, guardando con favore all’autoconsumo delle imprese, nonché alla realizzazione di sistemi di accumulo di piccola e media taglia.
1,2 miliardi per riqualificare Bagnoli
Stando alle dichiarazioni del Ministro della Coesione e del Pnrr, Raffaele Fitto, il nuovo Decreto destina 1,2 miliardi di euro alla realizzazione di interventi di bonifica e riqualificazione dell’area napoletana di Bagnoli. La valorizzazione del territorio e della sua posizione strategica rientra nella più ampia prospettiva di rilancio industriale dell’intero Mezzogiorno. L’obiettivo, spiega il Ministro, è “restituire ai cittadini un territorio per troppo tempo abbandonato al degrado alle porte di Napoli a riprova del fatto che il governo può agire concretamente“.
Investimenti in rete di distribuzione e smart grid
In parallelo, il DL Coesione prevede investimenti nella rete di distribuzione e di trasmissione elettrica, contemplando lo sviluppo di sistemi “smart”. Al fine di accelerare la realizzazione di tali interventi, il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica e il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR possono sottoscrivere contratti istituzionali di sviluppo di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, coordinati dalla Struttura di missione ZES unica. Il soggetto responsabile incaricato dell’attuazione del programma di investimenti è in questo caso INVITALIA S.p.A, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa-.