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Qualità del servizio idrico, Gruppo Hera ai primi posti in Italia

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Arera confermata da Arera tra gli operatori italiani di eccellenza, aggiudicandoci il primo e il terzo posizionamento, con riferimento a tutti i macro-indicatori.

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha premiato il Gruppo Hera inserendolo tra gli operatori di eccellenza nella qualità del servizio idrico integrato italiano, con riferimento al biennio 2020-21.

Considerando tutti i macro-indicatori previsti dall’Autorità, il Gruppo è al primo e al terzo posto nella classifica generale dei gestori italiani, a riprova degli elevati standard di qualità adottati nella gestione del servizio.

Un risultato che riconosce il contributo di Hera allo sviluppo e all’efficienza del settore, grazie all’impegno profuso attraverso i significativi investimenti, gli impianti all’avanguardia, l’utilizzo delle migliori tecnologie e il lavoro di numerosi professionisti impegnati ogni giorno a garantire continuità, sicurezza e qualità, in linea con le strategie di sostenibilità ed economia circolare della multiutility.

Fondamentale per raggiungere questo traguardo è stato il coinvolgimento delle amministrazioni locali, per garantire a territori e cittadini un servizio sempre migliore.

Per entrambe le annualità, nella classifica generale dei gestori italiani che considera tutti e sei gli indicatori, tra le prime 6 posizioni di eccellenza 3 sono relative a territori da noi serviti: primo posto all’ambito territoriale di Modena, terzo posto per Ferrara e sesto per Bologna. In particolare, tra i macro-indicatori in cui il servizio della multiutility eccelle maggiormente rientrano la riduzione delle perdite idriche, la qualità dell’acqua potabile e l’adeguatezza del sistema fognario.

Queste valutazioni testimoniano il continuo lavoro svolto per garantire a utenti e territori in cui operiamo i migliori e più efficienti livelli di servizio, possibili solo investendo importanti risorse”, si legge in un comunicato del Gruppo.

Secondo operatore a livello nazionale, il Gruppo Hera solo nel 2023 ha investito quasi 200 milioni di euro tra acquedotto, fognatura e depurazione e nel Piano industriale 2023-2027 sono previsti investimenti complessivi nel servizio idrico integrato di circa 1,2 miliardi di euro su un totale di 4,4 miliardi complessivi stanziati, pari a circa 80 euro all’anno per abitante, ben al di sopra della media italiana dei gestori industriali (63 euro/anno per abitante). Un impegno volto a potenziare ulteriormente la resilienza delle infrastrutture, favorire la digitalizzazione delle reti e dei processi, garantendo così la massima qualità e continuità del servizio e un uso sempre più efficiente e circolare della risorsa.

L’Autorità, nel lavoro di misurazione di sei indicatori, ha individuato per ciascuno di essi obiettivi annuali di mantenimento e miglioramento: le perdite delle reti d’acquedotto, le interruzioni del servizio, la qualità dell’acqua potabile, l’efficienza del servizio di fognatura, lo smaltimento dei fanghi di depurazione, la qualità delle acque reflue depurate.


L’obiettivo è verificare il contenimento delle dispersioni, con un efficace presidio dell’infrastruttura acquedottistica, il mantenimento della continuità del servizio, anche attraverso una idonea configurazione delle fonti di approvvigionamento, e una adeguata qualità della risorsa destinata al consumo umano. Inoltre, si vuole accertare l’impegno profuso per minimizzare l’impatto ambientale derivante dal convogliamento delle acque reflue e quello collegato al loro trattamento, con riguardo nello specifico alla linea fanghi e alla linea acque.

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