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Colonnine di ricarica elettrica: crescita in Italia del 31,5% rispetto al 2023

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Nuovo sviluppo delle colonnine elettriche in Italia, con il totale dei punti di ricarica installati sul territorio che alla fine del primo trimestre 2024 registra un progresso del 31,5% rispetto al 2023. Tale dato emerge dal monitoraggio di Motus-E.

Il monitoraggio

Motus-E è un’associazione che si occupa di promuovere la mobilità elettrica in Italia. Tra le sue principali attività, il monitoraggio e lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica nel Paese.

Parliamo di un settore che sta crescendo rapidamente, anche grazie all’interesse di diversi operatori privati che stanno investendo nella creazione di una rete di colonnine su strada e presso altri luoghi pubblici e privati.

Rispetto all’ultima analisi effettuata nel 2023, emerge che, alla fine del primo trimestre 2024, c’è stato già un progresso del 31,5% sulle colonnine installate.

L’incidenza delle infrastrutture a più alta potenza

In particolare, sta crescendo anche l’incidenza delle infrastrutture a più alta potenza, con il 34% dei punti installati nell’ultimo anno di tipo veloce e ultraveloce.

Tutto questo è importante per la promozione e lo sviluppo del settore, considerando che potrebbe in parte risolvere il problema di dove lasciare l’auto in ricarica la notte o mentre si svolgono altre attività.

Motus-E ha poi stilato una top 5 delle Regioni con la maggior presenza di infrastrutture. Al primo posto la Lombardia, con 10.158 punti di ricarica e registrando un +3.497 negli ultimi 12 mesi. Poi il Piemonte (5.841 punti, +1.626), il Veneto (5.167 punti, +998), il Lazio (5.141 punti, +1.109) e l’Emilia-Romagna (4.516 punti, +784).

Lo sviluppo degli ultimi anni

Lo sviluppo degli ultimi anni è stato anche evidenziato dal presidente dell’associazione italiana, Fabio Pressi, facendo riferimento all’attuazione del nuovo Ecobonus che dovrebbe presto arrivare. Ma di cosa si tratta?

Proprio nei giorni scorsi si è finalmente concluso l’iter del decreto, che sancisce gli incentivi previsti per acquistare un’auto elettrica nell’anno corrente.

Il provvedimento è ancora in bozza, e prima della sua entrata in vigore necessita di alcuni passaggi burocratici e formali da definire,

Solo da investimenti privati

Un grande problema della mobilità sostenibile in Italia infatti, è che tutt’oggi la crescita della rete è quasi interamente sostenuta solo da investimenti privati. La questione sui fondi del PNRR da poter utilizzare poi è ancora aperta, e si attende il lancio dei nuovi bandi di gara.

Altre grande attesa è riservata ai risultati che arriveranno dal Regolamento europeo AFIR, in vigore dalla scorsa settimana per fissare dei target sulla creazione di un network per la ricarica a uso pubblico.

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