Inaugurato a Borgaro Torinese, in provincia di Torino, “Circular Plastic”, uno degli impianti più avanzati in Italia per la selezione e lo stoccaggio dei rifiuti plastici. Realizzato da Amiat e gestito da I.Blu, due società del Gruppo Iren attive nella filiera ambientale e dell’economia circolare.
Inaugurato il “Circular Plastic” di Torino
Uno dei più grandi impianti nazionali di selezione e stoccaggio di rifiuti di plastica è stato inaugurato a Borgaro Torinese, in provincia di Torino, da Amiat e I.Blu, società del Gruppo Iren attive nella filiera ambientale e dell’economia circolare.
Il “Circular Plastic”, questo il nome dell’impianto, si stima potrà raggiungere una capacità di trattamento dei rifiuti di plastica pari a 100 mila tonnellate annue.
“L’Innovazione e l’efficienza nell’utilizzo circolare della materia rappresenta la strategia vincente del modello industriale di Iren e valorizza un territorio strategico come il Piemonte, attraverso impianti che garantiscono autonomia nella gestione dei rifiuti, produzione di energia e creazione di valore aggiunto”, ha dichiarato in una nota Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.
L’impianto, ha affermato Paola Bragantini, Presidente di Amiat, “sarà aperto alla cittadinanza grazie a percorsi di visita dedicati, per sensibilizzare gli utenti sull’importanza del recupero per trasformare scarti in risorse”.
Presente all’inaugurazione il ministro Pichetto Fratin
Sono intervenuti all’inaugurazione il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, l’Assessore all’Ambiente, Energia e Innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati, il Sindaco della Città di Torino e della Città Metropolitana, Stefano Lo Russo, il Sindaco di Borgaro Torinese, Claudio Gambino e il Direttore Generale di Corepla, Giovanni Bellomi.
Oltre il Presidente del Gruppo Iren Dal Fabbro e la Presidente di Amiat Bragantini, presenta anche l’Amministratore Delegato di Iren Ambiente, Eugenio Bertolini.
A novembre dell’anno scorso, il ministro Pichetto Fratin, in audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, ha avuto modo di sottolineare che “la transizione verso modelli efficienti di economia circolare rappresenta un percorso efficace anche nel contrasto alle attività delle organizzazioni criminali, grazie alla riduzione del volume di business legato la traffico illecito di rifiuti”.
Come funziona l’impianto
Per la sua realizzazione sono stati investiti 48 milioni di euro, si legge nel comunicato Iren, per un’area di 77.000 metri quadri di superficie, in grado di trattare rifiuti sfusi derivati dalla raccolta differenziata della plastica e mono/multimateriale, conferiti dal sistema di raccolta oppure derivanti dalle operazioni di preselezione effettuata in altri impianti dell’Italia centro-settentrionale, tra i quali l’impianto di Pianezza (di Iren Ambiente).
La struttura si compone di 130 nastri trasportatori dotati di 22 lettori ottici in grado di riconoscere e suddividere 17 tipi di polimeri e plastiche, svolgendo una selezione accurata delle plastiche che potranno rientrare in un ciclo di recupero successivo della materia prima.
Selezione, stoccaggio e sperimentazione dell’AI
La selezione del materiale in ingresso avviene per dimensione: “i rifiuti più fini subiscono una successiva separazione – è spiegato nel comunicato – che permette di recuperare ulteriori frazioni di imballaggi valorizzabili. I materiali di dimensione intermedia vengono differenziati tra rigidi e flessibili e, nel caso delle bottiglie in PET, anche per colore”.
Successivamente, si passa allo stoccaggio della plastica, che viene consegnata ai consorzi autorizzati, mentre gli scarti non plastici o le plastiche non valorizzabili vengono lavorate e preparate per il recupero energetico.
Altro elemento chiave dell’impianto è l’innovazione tecnologica applicata all’economia circolare. All’interno di Circular Plastic, infatti, saranno testati sistemi robotici per la selezione, attraverso algoritmi di Intelligenza artificiale (AI), delle bioplastiche (la sperimentazione di queste tecnologie è legata al progetto europeo ReBioCycle, finanziato nell’ambito del programma Horizon).
Cresce l’economia circolare italiana
Il tasso di circolarità nell’economia mondiale sta diminuendo: in cinque anni siamo passati dal 9,1% al 7,2%. In Italia, invece, il tasso di utilizzo circolare dei materiali in Italia è al 18,4%, resta più alto della media UE (11,7%) nel 2021 (ultimo dato disponibile), ma eravamo al 20,6% nel 2020 e al 19,5% nel 2019.
Poi ci sono gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che ammontano a circa un miliardo e mezzo di euro, destinati alla realizzazione di impianti per la gestione dei rifiuti e 600 milioni per i “progetti faro”.