Scade il 3 maggio 2024 la possibilità di partecipare alla consultazione pubblica per il Piano triennale 2025-2027 del programma di Ricerca di Sistema elettrico indetta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Nell’ambito dei macro-obiettivi di decarbonizzazione e digitalizzazione presenti nel Piano, risultano prioritari fotovoltaico, sistema idrico, bioenergie ed idrogeno.
Il nuovo Piano 2025-2027
Il 3 Aprile il MASE ha ufficialmente aperto le consultazioni pubbliche per il Piano triennale 2025-2027 del programma di Ricerca di Sistema elettrico. In linea con il PNIEC (il cui invio definitivo alla Commissione europea è previsto entro giugno 2024) e gli obiettivi europei di transizione energetica, anche per il prossimo triennio la massima priorità verrà data all’avanzamento dei risultati delle attività di ricerca in corso e allo sviluppo di nuovi progetti. Il Ministero, dopo aver stabilito i macro-target, previa acquisizione del parere positivo dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), si avvale quindi della fase di consultazione per raccogliere opinioni e suggerimenti da parte di tutti i soggetti interessati ai contenuti del Piano.
Cos’è il Programma nazionale di Ricerca di Sistema elettrico
La Ricerca di Sistema elettrico è il consolidato programma nazionale, avviato nel 2000 e promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che sostiene le attività di ricerca e sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico, allo scopo di migliorarne l’economicità, la sicurezza e la compatibilità ambientale, coinvolgendo anche altri settori che hanno collegamenti e ricadute sul settore elettrico.
I costi delle attività di ricerca e sviluppo sono coperti attraverso stanziamenti a carico di un apposito Fondo per la Ricerca di Sistema, istituito presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), alimentato dal gettito di una componente della tariffa elettrica, il cui ammontare è periodicamente determinato da ARERA.
Le attività della Ricerca di Sistema elettrico possono attuarsi attraverso due strumenti:
- accordi di programma, stipulati dal MASE con soggetti pubblici o organismi a prevalente partecipazione pubblica;
- procedure concorsuali, per la selezione dei progetti di ricerca non compresi negli accordi sopracitati.
I temi del nuovo Piano triennale
Le attività avviate nel precedente Piano Triennale 22-24, aventi un carattere fortemente esplorativo, rappresentano la base per il naturale proseguimento delle stesse anche all’interno del nuovo progetto integrato. Tra i temi prioritari del nuovo Piano sottoposto all’attenzione dei cittadini, spiccano in particolare quello delle bioenergie e della relazione tra risorsa idrica e sistema energetico. Si conferma, inoltre, lo sforzo di integrazione delle differenti specializzazioni di ricerca per ottimizzare l’efficacia dell’azione a supporto della transizione e della sicurezza energetica.
Lo schema del Piano si articola intorno a due macro- obiettivi generali:
- “Decarbonizzazione”
- “Digitalizzazione ed evoluzione delle reti”
Decarbonizzazione
Per quanto concerne il primo obiettivo, quello della Decarbonizzazione, sono state identificate tre aree di ricerca e sviluppo, ognuna articolata in specifici temi:
1) TECNOLOGIE E MATERIALI
- Tecnologie di accumulo elettrochimico e termico
- Tecnologie e usi finali dell’Idrogeno
- Materiali e dispositivi di frontiera per applicazioni energetiche
2) RINNOVABILI
- Fotovoltaico innovativo, efficiente e sostenibile
- Energia dal mare
- Solare termodinamico
- Bioenergie
3) EFFICIENZA
- Edifici ad alta efficienza per la transizione energetica
- Efficienza energetica dei prodotti e dei processi industriali
- Tecnologie per la penetrazione efficiente del vettore elettrico negli usi finali
- Risorsa idrica e sistema energetico
Tutte le attività di ricerca si avvarranno del know-how e delle infrastrutture già disponibili e di quelle che verranno implementate nel corso dello stesso programma.
Digitalizzazione ed evoluzione delle reti
All’interno del macro-obiettivo “Digitalizzazione” i temi di ricerca saranno invece:
1) SICUREZZA DEL SISTEMA ELETTRICO
- Cyber Security dei sistemi energetici per la transizione energetica-digitale
- Evoluzione nella pianificazione delle reti elettriche
- Innovazione nella gestione ed esercizio delle reti elettriche in corrente alternata (AC) e in corrente continua (DC)
- Resilienza e sicurezza del sistema energetico
- Flessibilità del sistema energetico integrato
- Digitalizzazione del sistema energetico
2) SCENARI ENERGETICI
- Scenari energetici e supporto alla governance
- Mercati energetici e regolazione
3) INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ELETTRICO
- Mobilità sostenibile e interazione con il sistema energetico
- L’utente al centro della transizione energetica
- Energia da fonti rinnovabili e integrazione nel territorio
Idrogeno
Poichè il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) identifica l’idrogeno tra gli ambiti tecnologici prioritari per il sistema di ricerca italiano, evidenziando come le iniziative in corso siano strutturate con l’obiettivo di sostenere l’intera filiera industriale, le attività di ricerca proposte su questo tema per il triennio 2025-2027 sono volte a sviluppare processi e tecnologie lungo tutta la catena del valore dell’idrogeno.
Più nello specifico si parla di:
– Produzione
Ci si concentra su processi di produzione innovativi e alternativi alle tecnologie consolidate per l’elettrolisi (PEM e alcalina); in particolare: processi innovativi di elettrolisi, processi termo(elettro)chimici potenzialmente accoppiabili con tecnologie energetiche sostenibili per fornire il calore e l’energia elettrica del processo, produzione diretta da fonte solare mediante processi foto(elettro)chimici. Sono inoltre previste analisi di sostenibilità ambientale dei processi e delle tecnologie di produzione di idrogeno verde.
– Trasporto e accumulo
Relativamente al trasporto dell’idrogeno, è previsto lo sviluppo di soluzioni, metodologie e strumenti per il trasporto in miscela con il gas naturale nell’attuale rete gas, includendo attività relative alla sicurezza e a supporto dello sviluppo di standard e normative; è inoltre previsto lo sviluppo di materiali e sistemi per la sintesi dei carrier dell’idrogeno e la riconversione degli stessi in idrogeno e lo studio di sistemi power-to-gas. Relativamente all’accumulo, ci si concentra sullo stoccaggio in siti geologici.
– Usi finali.
Le attività proposte riguardano tecnologie che possano promuovere la domanda di idrogeno per applicazioni a supporto della flessibilità della rete elettrica. In particolare, è prevista l’ottimizzazione del design e del processo di fabbricazione di celle a combustibile, e lo studio di soluzioni per l’alimentazione flessibile con miscele idrogeno-gas naturale a composizione variabile di macchine e utenze termiche convenzionali.