La Commissione europea ha approvato la modifica agli impegni assunti dalla Germania per ricapitalizzare la Società SEFE (Security Energy For Europe). L’esecutivo europeo già nel 2022 aveva annunciato l’iniezione di 6,3 miliardi di euro a sostegno dell’azienda con sede a Berlino, ritenuta strategica per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’Europa.
La ricapitalizzazione di SEFE
La Commissione Europea ha approvato la modifica degli impegni assunti dalla Germania per la ricapitalizzazione della società energetica SEFE (Security Energy For Europe). L’azienda, che ha sede a Berlino, occupa un ruolo strategico per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico della Germania, ma anche di altri Paesi europei.
6,3 miliardi di euro
Ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato, l’esecutivo europeo ha dunque approvato una modifica degli impegni tedeschi, che hanno consentito al Paese guidato da Frank-Walter Steinmeier, di assumere la proprietà del servizio energetico sistemico SEFE e di concedere un capitale in contanti di 6,3 miliardi di euro per la ricapitalizzazione della società.
Il contesto
Nel 2022 la Commissione aveva approvato la sostituzione del capitale sociale della SEFE al fine di sostituire l’azionista russo della Società, trasferendo l’intera proprietà statale alla Germania. Il mese successivo, la Commissione ha annunciato un conferimento di capitale in contanti di 6,3 miliardi di euro in favore dell’Azienda, dichiarando che senza tale sostegno avrebbe rischiato di cessare le operazioni, con conseguenze gravi sull’andamento dei mercati energetici europei. In questo contesto, la Germania si è assunta l’impegno di bilanciare le distorsioni della concorrenza e del commercio derivanti dall’ iniezione di capitale, tra cui cessioni o liquidazioni di attività commerciali, limitazioni dei volumi di vendita e divieti di acquisizione.
La modifica al divieto di acquisizione
Più di recente lo Stato tedesco ha notificato alla Commissione una modifica al divieto di acquisizione, che consentirà alla SEFE di rilevare le rimanenti azioni dell’operatore della rete del gas WIGA GmbH & Co KG (già al 50% di proprietà della SEFE). Tale modifica sarà controbilanciata da ulteriori cessioni e liquidazioni, nonchè un impegno in termini di volume ridotto e un terzo meccanismo di recupero, che consentirà di porre rimedio alle distorsioni della concorrenza.
La valutazione della Commissione
La Commissione ha valutato la misura modificata alla luce delle norme UE sugli aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 107 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, dichiarando che gli impegni modificati non alterano la precedente valutazione di necessità, adeguatezza e proporzionalità. Inoltre, l’organo esecutivo ha ritenuto che la Germania sarà in grado di garantire l’equilibrio e l’insieme complessivo degli impegni in termini di correzione delle distorsioni della concorrenza. E’ questa la base su cui la Commissione ha concluso che la misura è compatibile con le norme dell’UE sugli aiuti di Stato.