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Enel, risultati FY 2023: €14,8 miliardi i flussi di cassa (+63%)

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Enel chiude la consueta “conference call con analisti ed investitori” in positivo, portando a casa solidi risultati per l’anno trascorso e una crescita del 63% in termini di generazione di cassa rispetto al 2022. Parliamo di €14,8 miliardi complessivi, un incremento di circa €5,7 miliardi rispetto al 2022.

Una crescita del 63% rispetto al 2022

Ricavi per circa 95 milioni di euro, un utile netto a 6,5 miliardi di euro e un EBITDA (margine operativo lordo) a 22 miliardi. Enel chiude la consueta “conference call con analisti ed investitori” portando a casa solidi risultati per l’anno trascorso e una crescita del 63% in termini di generazione di cassa rispetto al 2022. “Abbiamo raggiunto tutti i target relativi al 2023 che avevamo già rivisto al rialzo lo scorso novembre”, ha commentato Flavio Cattaneo, CEO del Gruppo Enel. “Questi solidi risultati sono una chiara testimonianza dell’efficacia delle azioni messe in campo da parte del nuovo management nel corso del 2023, in linea con le nostre priorità strategiche di ottimizzazione del profilo rischio/rendimento, efficienza ed efficacia nonché sostenibilità, sia finanziaria che ambientale. Ribadiamo l’impegno verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi fissati in occasione della presentazione del Piano Strategico 2024-2026. In particolare, in linea con quanto annunciato lo scorso novembre, ci aspettiamo ragionevolmente che la remunerazione degli azionisti per il 2024 possa crescere ulteriormente”.

Ricavi più bassi a causa della normalizzazione del settore

I dati forniti dalla multinazionale guidata da Flavio Cattaneo, mostrano dunque andamenti positivi, sebbene la voce “Ricavi” registri un lieve calo (-32%), considerato fisiologico in un contesto caratterizzato da una progressiva normalizzazione del settore energetico, con prezzi di vendita via via minori rispetto agli anni precedenti. 

Conseguiti tutti gli obiettivi strategici

Particolarmente significativo è l’avanzamento del processo di razionalizzazione del Gruppo, con oltre il 90% del target di cessioni fissato a novembre 2023 già raggiunto, considerando quelle già finalizzate e quelle fino ad ora annunciate. “Le azioni manageriali realizzate – si legge in una nota aziendale – hanno permesso di migliorare significativamente la generazione dei flussi di cassa con un FFO (Funds From Operations) pari a circa 14,8 miliardi di euro, che registra un incremento di circa 5,7 miliardi di euro rispetto al 2022 (+63% circa)”. Anche la generazione di cassa (FFO) risulta essere 3 miliardi di euro superiore al valore massimo raggiunto storicamente dal Gruppo Enel. 

EBITDA ordinario a €21.969 milioni (+11,6%)

L’incremento dell’EBITDA è riconducibile al risultato positivo dei business integrati e delle attività di distribuzione, al netto delle variazioni di perimetro e delle operazioni di Stewardship rispetto al precedente esercizio. 

Risultato netto ordinario del Gruppo a €6.508 milioni (+20,7%)

La crescita del 20% in termini netti, è invece da attribuire all’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e alla minore incidenza delle interessenze dei terzi che hanno più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti dovuto all’evoluzione dei tassi di interesse di mercato rispetto al precedente esercizio, nonché il maggior onere fiscale da ricondurre al miglioramento dei risultati.Il risultato netto del Gruppo risulta pari a 3.438 milioni di euro (1.682 milioni di euro nel 2022, +104,4%).

Indebitamento finanziario ( -0,8%)

L’indebitamento finanziario netto si attesta sui 60.163 milioni di euro, lo 0,8% in meno rispetto al 2022.I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, la cessione di talune partecipazioni ritenute non più strategiche, gli effetti derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui e la rilevazione dei contributi a sostegno degli investimenti hanno più che compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e il pagamento dei dividendi. Più nel dettaglio, l’indebitamento finanziario netto pro-forma si attesta a circa 53,5 miliardi di euro, un valore che tiene conto anche delle operazioni di cessione di asset finalizzate successivamente al 31 dicembre 2023 nonché di quelle già annunciate e non ancora finalizzate, i cui effetti finanziari si produrranno solo a valle del completamento dei consueti processi autorizzativi da parte delle Autorità competenti.

Investimenti per 12.714 milioni di euro (-11,4%)

La variazione è riconducibile al differente perimetro di consolidamento rispetto al 2022 nonché alla focalizzazione degli investimenti sullo sviluppo delle reti di distribuzione e della capacità rinnovabile, principalmente in Europa.

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