L’innovazione del Regno Unito per realizzare reattori nucleari in meno di 24 ore si deve alla Sheffield Forgemasters, e si basa sull’uso di un fascio di elettroni ad alta potenza per fondere e saldare i componenti in metallo.
Ottenere reattori nucleari in meno di 24 ore
Ottenere reattori nucleari in meno di 24 ore è possibile con la tecnica introdotta dalla società ingegneristica Sheffield Forgemasters, e conosciuta con la sigla LEBW, che sta letteralmente per Local Electron-Beam Welding. Ma di cosa si tratta nello specifico?
Tutte le centrali si dividono in tipologie diverse a seconda del fluido refrigerante che viene utilizzato per il loro funzionamento, che sia acqua, gas, metalli liquidi o sali fusi.
Il cuore dell’impianto è il nocciolo, dal quale deriva l’efficienza e la sicurezza dell’intero sistema. Ma per realizzare dispositivi del genere, è sempre stato necessario impiegare tanto denaro e non meno di un anno, per ottenere alla fine un prodotto finale al 100% funzionale.
Saldatura locale a fascio di elettroni
Con la saldatura locale a fascio di elettroni invece (traduzione di Local Electron-Beam Welding), si usa un fascio mirato di elettroni ad alta intensità energetica diretti al giunto da saldare, mettendo in moto un riscaldamento localizzato e garantendo invece a tutto il resto di rimanere perfettamente assemblato e a una temperatura più bassa. Ciò provoca una fusione piuttosto solida, e con una profondità fino a 30 mm.
L’azienda britannica ha scoperto che tale tecnica non solo è più veloce ma anche meno dispendiosa, collegando così tra esse le componenti in metallo del reattore e riducendo anche il rischio di eventuali difetti.
Quanto sarà importante per gli SMR?
Si tratta di una scoperta ancora agli esordi e della quale si conosce veramente poco, ma, se sarà sviluppata nel corso degli anni, potrebbe di certo rappresentare una svolta per l’intero settore e per la transizione energetica.
Quanto sarà importante per gli SMR? Questo dipenderà dai prossimi passi compiuti, considerando che gli Small Modular Reactors potrebbero essere protagonisti della decarbonizzazione globale, e che quindi ne potrebbero servire sempre di più in tempi rapidi.
La Sheffield Forgemasters vuole così superare tutti quei limiti che frenano ancora oggi lo sviluppo dell’energia atomica, portando l’industrializzazione della saldatura locale a fascio di elettroni, della quale è pioniera, nel mercato nucleare il prima possibile.
Un successo del 100%
Il Professore Jesus Talamantes-Silva, Direttore della Ricerca, della Progettazione e della Tecnologia del Gruppo britannico, ha espresso il proprio entusiasmo nel poter dimostrare quanto, tale metodologia, garantisca un successo del 100% nella produzione di elettricità.
Per arrivare a questi risultati, la società ha utilizzato degli appositi parametri e delle tecniche innovative di sloping-in e sloping-out (inclinazione in entrata e in uscita), che assicurano alla fine una giunzione pulita e completa.
Prodotti estremamente resistenti in pochissimo tempo
Con la tecnica EBW è dunque possibile ottenere dei prodotti estremamente resistenti in pochissimo tempo, saldando anche metalli ad elevata conduttività termica, con punti di fusione diversi, e mettendo a disposizione un tipo di lavorazione molto economica.
Parliamo di un metodo anche versatile, e utilizzabile dunque non solo per la generazione di energia ma anche per il campo aerospaziale, medico o automobilistico.