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Energia, trasporti, case: investimenti green cresciuti del 9% nell’Ue, mancano 400 miliardi di euro all’anno

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Pubblicato da I4CE un nuovo studio sul volume di finanziamenti a disposizione per i progetti di decarbonizzazione e di mitigazione e contrato dei cambiamenti climatici negli Stati dell’Unione. Le risorse aumentano, ma bisogna raddoppiarle ogni anno per raggiungere gli obiettivi green fissati da Bruxelles entro la fine del decennio.

Raddoppiare la spesa green annuale, lo Studio

Non c’è dubbio che il percorso di decarbonizzazione dell’economia nell’Unione europea stia procedendo speditamente, ma probabilmente non abbastanza. Gli investimenti in sostenibilità ambientale ed efficienza energetica sono cresciuti del 9% nel 2022, soprattutto nel settore dell’energia, dei trasporti e nell’edilizia.

Eppure, secondo il nuovo Report del think tank I4CE, l’Institute for Climate Economics studies, gli investimenti complessivi effettuati in piani e progetti green negli Stati dell’Unione sono stati pari a 407 miliardi di euro, contro gli 813 miliardi necessari per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e contrasto ai cambiamenti climatici entro il 2030 (che equivarrebbero al 5,1% del PIL europeo).

In sostanza, secondo gli studiosi, bisogna raddoppiare il volume di risorse finanziarie, circa un ulteriore 2,6% del PIL Ue, da destinare ai progetti del Green Deal.

Batterie e rinnovabili sulla buona strada

Esaminando tutti e 22 i settori esaminati da questo rapporto, si trova che solo in due settori, l’energia idroelettrica e lo stoccaggio delle batterie, gli investimenti di contrasto e mitigazione del clima per il 2022 sono stati superiori alle esigenze annuali di spesa.

Tutti gli altri settori sono sottofinanziati. Ad esempio, l’energia eolica è stata finanziati solo per il 17% del fabbisogno complessivo di risorse economiche e finanziarie, mentre per i pannelli solari la situazione sembra nettamente migliore, visto che la spesa annua copre il 78% del fabbisogno complessivo.

Giornalista

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