È la prima volta che Ansaldo Energia utilizza al 100% idrogeno green per alimentare il combustore di una sua turbina. Per l’azienda italiana si tratta di un altro passo avanti compiuto per la crescita del settore.
Il test
Quello svolto per la prima volta da Ansaldo Energia è un vero e proprio test, avvenuto con successo in un impianto di prova a Colonia, in Germania. I risultati? L’ottima risposta del combustore alla conversione a idrogeno, dimostrando versatilità e flessibilità.
L’innovativa tecnologia consente alle macchine di funzionare sfruttando un’ampia gamma di miscele di H2 e gas naturale, offrendo la possibilità di soddisfare esigenze diverse. Ma quali sono le caratteristiche del sistema?
Il combustore GT36
Ciò che colpisce del combustore GT36 dell’azienda italiana è l’essere il primo ad aver bruciato al 100% solo idrogeno senza emissioni. Tutte le turbine della società si caratterizzano per le alte prestazioni garantite e per il basso impatto ambientale, utilizzando anche apposite apparecchiature che permettono di controllare il processo anche a distanza.
In particolare, quelle riconosciute con le denominazioni ‘GT’ e ‘AE’ rappresentano delle soluzioni ottimali per la stabilità della rete e la produzione di energia green, avendo come peculiarità la capacità di sopportare anche degli arresti improvvisi.
Il progetto FLEX4H2
Il nuovo traguardo di Ansaldo Energia è stato raggiunto nell’ambito del progetto FLEX4H2, testimonianza dell’impegno della realtà italiana nell’innovazione e nello sviluppo di propulsori alimentati ad H2. Di cosa si tratta?
Parliamo di un’iniziativa finanziata anche dall’Ue e in particolare dal programma quadro ‘Horizon Europe’, nell’ambito della Clean Hydrogen Partnership. Con una spesa di circa 8,7 milioni di euro, e per una durata di 4 anni (gennaio 2023 – dicembre 2026), l’obiettivo è arrivare a una graduale decarbonizzazione.
L’H2 gioca un ruolo cruciale
In questa prospettiva, l’H2 gioca un ruolo cruciale, considerato ormai vettore energetico indispensabile per la lotta al cambiamento climatico e per un futuro più sostenibile.
Così, FLEX4H2 mira nello specifico a sviluppare un sistema di combustione flessibile per il carburante che sia soprattutto sicuro ed efficiente, in grado dunque di funzionare con qualsiasi concentrazione di miscela di idrogeno.
Adesso che Ansaldo Energia c’è riuscito, dimostrando quanto sia fattibile e importante la conversione delle turbine a gas per la transizione, quale sarà il prossimo traguardo da raggiungere? Le ambizioni sono tante, considerando che un solo motore dotato FLEX4H2 avrebbe la possibilità di eliminare fino a 2.000.000 di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno.