Ansaldo Nucleare è in prima linea per contribuire allo sviluppo degli Small Modular Reactor (SMR) e del nucleare di quarta generazione in Italia. Lo hanno confermato il suo AD Daniela Gentile, il ministro del Mase Gilberto Pichetto Fratin e l’AD di Ansaldo Energia Fabrizio Fabbri.
Gli SMR
Si sente parlare spesso degli SMR, protagonisti insieme ad altri vettori energetici delle ambizioni Ue da qui ai prossimi anni. Sono dunque tutti pronti a rilanciare il settore anche se in maniera diversa, scommettendo su nuove tecnologie che si pensa possano assicurare un approvvigionamento in sicurezza.
C’è stato di recente un confronto tra i vertici delle aziende italiane specializzate in tale ambito e il ministro del Mase Gilberto Pichetto Fratin. Ciò che è emerso che Ansaldo Nucleare è adesso alla ricerca di 30 collaboratori che possano contribuire a compiere importanti passi in avanti, e di nuove potenziali partnership industriali per la crescita del nucleare di quarta generazione in Europa.
Le figure professionali serviranno proprio, e si pensa soprattutto ai più giovani, ad occupare nuove attività di ricerca che hanno tutte a che vedere sia con l’energia dell’atomo ma non solo.
Uno sforzo congiunto
Ma per puntare a una vera crescita degli SMR in Italia serve uno sforzo congiunto tra più realtà, ed è proprio quello che sta avvenendo nel Paese tra Ansaldo Energia, EDF ed Edison, con l’obiettivo di far leva sulle competenze specifiche di ciascun partner per massimizzare i risultati.
Altro fine dell’accordo fissato tra le diverse aziende è valorizzare nell’immediato le competenze della filiera del Belpaese, supportando nuovi progetti e avviando una riflessione sul possibile ruolo del vettore energetico nella transizione.
L’incontro
Durante l’ultimo incontro tra il Mase e Ansando Nucleare, si è parlato anche dell’annuncio dell’Alleanza Industriale sugli Small Modular Reactor comunicata di recente dalla Commissione Europea, e del contributo che la società italiana offrirà al Vecchio Continente con il suo know-how e le sue competenze.
Lo stesso Gilberto Pichetto Fratin crede molto nella nuova Piattaforma nazionale dedicata al settore, invitando tutti a valutare le capacità delle nuove tecnologie sicure del nucleare innovativo.
Il ruolo dell’Italia potrebbe essere decisivo
Vedremo quale sarà la reale crescita di questi piccoli reattori, considerando che per arrivare a sfruttare le vere potenzialità di questi dispositivi dovremo attendere ancora molto tempo e tutto dovrà essere messo in pratica in modo graduale, almeno se si vogliono ottenere benefici ed evitare disastri.
Di certo, con l’avvio dell’Alleanza il ruolo dell’Italia potrebbe essere decisivo nel raggiungimento comunitario degli obiettivi Ue anche in tale filiera. Staremo a vedere cosa succederà.