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Droni sottomarini per ispezionare gli elettrodotti. Il progetto Odisseo (Terna-Terradepth)

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Terna, in collaborazione con la startup americana Terradepth, ha avviato il progetto “Odisseo”. Si tratta di un piano per la sicurezza dei collegamenti elettrici sottomarini, che sfrutta gli Autonomous Underwater Vehicle (AUV) per i rilievi dei fondali, nel rispetto dell’ambiente.

Ispezionare i fondali con nuove tecnologie

La sicurezza degli asset marini è uno dei principali driver di progettazione e passa anche attraverso l’impiego di adeguate tecniche di posa e protezione dei cavi. In questo contesto, l’adozione di tecnologie all’avanguardia risulta un fattore abilitante. Applicare gli Autonomous Underwater Vehicle (AUV) alle attività di ispezione del fondale e dell’ecosistema sottomarino al fine di realizzare importanti infrastrutture, garantendo il pieno rispetto dell’ambiente, è il focus del progetto “Odisseo” la cui sperimentazione è stata avviata da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, in collaborazione con Terradepth, startup statunitense specializzata nella raccolta e diffusione di dati oceanici.

I droni marini

La collaborazione tra Terna e Terradepth ha consentito di testare tecnologie innovative, come i droni marini, complementari e integrabili con quelle tradizionalmente impiegate per lo studio dei fondali. L’investimento rientra nelle importanti risorse dedicate ai rilievi marini dalla Società guidata da Giuseppina di Foggia. Si tratta di attività strategiche per l’efficace progettazione di collegamenti elettrici sottomarini tecnologicamente all’avanguardia come  il Tyrrhenian Link, che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, l’Adriatic Link, il collegamento fra Marche e Abruzzo, ed Elmed, il ponte energetico fra l’Italia e la Tunisia

Il primo test del progetto Odisseo

Nell’ambito del progetto “Odisseo”, il primo test si è svolto al largo del porto di Casamicciola Terme, nell’isola di Ischia. Durante l’indagine geofisica del fondale marino, i tecnici di Terna hanno potuto verificare le prestazioni del drone “Gavia”, un AUV di Terradepth equipaggiato con sensoristica avanzata come, ad esempio, Sonar Multibeam e a scansione laterale, e telecamera in alta definizione.

I possibili impieghi degli Autonomous Underwater Vehicle

Terna rimane aperta alla sperimentazione di soluzioni innovative come gli Autonomous Underwater Vehicle, allo scopo di valutare i loro possibili impieghi a supporto della progettazione di infrastrutture complesse e strategiche come i grandi collegamenti elettrici sottomarini. In quest’ambito Terradepth ha una comprovata esperienza, testata da Terna grazie al progetto americano “Innovation Antenna” (San Francisco), un avamposto nella città californiana che ha l’obiettivo di fare scouting e presidiare fisicamente l’ecosistema americano dell’innovazione, instaurando un contatto diretto con le startup presenti sul territorio. Il progetto che ha portato alla sperimentazione con l’AUV ha visto anche una collaborazione costante fra il team Innovazione e quello Grandi Progetti e Sviluppo Internazionale di Terna che gestisce la realizzazione delle grandi infrastrutture sottomarine.

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