La nuova centrale fotovoltaica ibrida realizzata da Gastrim JV nello stabilimento di Kohler Engines, industria specializzata nella produzione di motori, dovrebbe generare circa 1148 MWh, sia grazie all’istallazione di 1870 pannelli solari, sia mediante un modulo di cogenerazione “hydrogen ready”.
Una centrale fotovoltaica da 860,2 KW
È operativo a tutti gli effetti il nuovo impianto fotovoltaico da 860,2 kW, con una produzione attesa di 1148 MWh realizzato dalla Grastim JV nello stabilimento di Kohler Engines a Reggio Emilia. Si tratta di un ulteriore passo in avanti per la decarbonizzazione di complessi industriali, in questo caso particolare, dell’industria specializzata nella produzione di motori.
1870 pannelli da 460 W ciascuno
L’inaugurazione della centrale fotovoltaica rappresenta la prima materializzazione di un ambizioso progetto ibrido e di autoproduzione nato dall’accordo tra le due aziende.
Il piano prevede l’integrazione di un impianto fotovoltaico installato sulla superficie di copertura dell’edificio SMUT, composto da 1870 pannelli da 460 W ciascuno, che andrà ad aggiungersi a una centrale di trigenerazione da 2 MW, attualmente in fase autorizzativa.
L’unione di questi due impianti avrà notevoli riflessi ambientali ed economici, prevedendo una significativa riduzione delle emissioni di CO2 fino a 1300 tonnellate all’anno, pari al 19,5% delle emissioni energetiche complessive del sito. Inoltre, si stima un risparmio dei costi energetici fino al 15%.
Modulo di cogenerazione hydrogen ready
La nuova centrale ibrida è predisposta per il futuro: la possibilità di estendere il fotovoltaico su aree di parcheggio e altri edifici fino a ulteriori 2 MW è già contemplata, mentre il modulo di cogenerazione sarà “hydrogen ready”, in grado di essere alimentato da idrogeno fino al 20% nel fuel mix. L’idrogeno verde, prodotto in sito mediante elettrolisi in caso di eccesso di produzione fotovoltaica, potrà essere reinserito nel trigeneratore.
Baldo Pavolini, Investments and Operations Director di Grastim, sottolinea l’importanza di questa iniziativa: “Il futuro è l’ibridazione tra nuove tecnologie ed altre più consolidate. Solo l’innovazione tecnologica e l’integrazione di diverse fonti energetiche possono condurci verso una transizione energetica che sia sostenibile in termini non solo ambientali ma anche competitivi per le imprese.”