Una soluzione a base di particelle di rutenio e un sistema di elettrolisi dell’acqua alimentato da energia solare: la ricerca congiunta tra IIT e lo spin-off BeDimensional.
La ricerca
La ricerca condotta dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) a Genova, e da BeDimensional S.p.A. (spin-off dell’IIT), porta a un nuovo metodo per ottenere idrogeno verde in modo più semplice ed economico.
Parliamo di un carburante ormai considerato di vitale importanza come alternativa ai combustibili fossili, ma questo solo quando viene ottenuto tramite processi sostenibili.
Al momento, per avere ‘la versione rinnovabile’ di tale vettore energetico, si sfrutta la ‘rottura’ delle molecole d’acqua tramite elettrolizzatori, alimentati sempre da impianti green. Tutto questo però, è soggetto ad alcune limitazioni, come problemi di sovra-potenziale e l’utilizzo di catalizzatori costituiti da metalli preziosi, che richiedono grande investimento di denaro.
Anche se i costi possono variare in base al livello di efficienza energetica dei dispositivi che permettono la scissione delle molecole di acqua in H2 e ossigeno, in generale parliamo sempre di numeri troppo elevati. Quali allora le possibili soluzioni?
Gli esperti hanno pensato di utilizzare nanoparticelle di rutenio, metallo raro simile al platino, da mettere all’interno del catodo dell’elettrolizzatore elevandone l’efficienza e abbassando anche i costi, considerando che parliamo di un materiale più economico.
L’energia prodotta da un pannello solare
Ma non è finita qui. Per massimizzare la generazione di idrogeno pulito, garantendo sempre elevate prestazioni, si è anche adoperato un sistema di elettrolisi dell’acqua alimentato dall’energia prodotta da un pannello solare, ottenendo alla fine risultati straordinari.
La resa degli elettrolizzatori
Con il loro esperimento dunque, grazie soprattutto all’uso del rutenio, i ricercatori hanno migliorato la resa degli elettrolizzatori, con la speranza futura di applicare questo sistema anche per impianti molto più grandi, alimentati, per esempio, da parchi fotovoltaici.
Esistono poi anche altri metodi per ottenere H2 verde senza essere costretti ad avere a disposizione un enorme capitale. Per esempio, alcuni scienziati dell’Università di Tel Aviv hanno puntato sull’impiego di biocatalizzatori, enzimi naturali che possono agevolare particolari reazioni chimiche ad alto rendimento, in modo scalabile ed economico, senza l’utilizzo di metalli preziosi. Quali altri innovazioni arriveranno sul mercato?