Roma, 24/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Lhyfe anche in Germania: fino a 330 tonnellate al giorno di idrogeno verde dal 2029

11idrogeno per decarbonizzare i trasporti
Home > News > Idrogeno > Lhyfe anche in Germania: fino a 330 tonnellate al giorno di idrogeno verde dal 2029

Un altro progetto lanciato dall’azienda francese Lhyfe: produrre a Lubmin, in Germania, fino a 330 tonnellate al giorno di idrogeno verde.

Le ambizioni di Lhyfe in Germania

Le ambizioni di Lhyfe in Germania sono piuttosto alte: generare fino a 330 tonnellate al giorno di idrogeno green a partire dal 2029, grazie ad una capacità di elettrolisi installata pari a 800 MW.

Parliamo di un’azienda francese conosciuta in tutto il mondo per le proprie iniziative inerenti lo sviluppo di H2. Di recente infatti, la società ha dichiarato di volersi espandere anche in Spagna costruendo un impianto in grado di produrre fino a 5 tonnellate di carburante pulito. 

In una nota, Lhyfe ha spiegato che la propria intenzione è realizzazione più hub di produzione in determinate zone considerate ‘strategiche’.

Il progetto a Lubmin

Nello specifico, il progetto a Lubmin punta a sfruttare l’energia rinnovabile prodotta da diverse wind farm offshore attive nel Mare del Nord, noto per essere una regione ricca di risorse, e un’importante area per lo sviluppo dell’eolico.

Molti Paesi infatti hanno installato qui i propri parchi per usufruire dei venti costanti del territorio, e allo stesso modo l’azienda francese sta investendo proprio in questa zona costruendo il nuovo hub presso il sito di una ex centrale nucleare dismessa.

Non è la prima volta

Non è la prima volta che Lubmin ospita iniziative rinnovabili, soprattutto inerenti l’H2 green.

Il gruppo APEX, per esempio, vuole installare qui un impianto di elettrolisi, con una capacità complessiva che arriverà fino a 600 MW.

I tanti progetti in fase di avvio stanno infatti trasformando questo luogo in un vero centro per la produzione di idrogeno, forse perché la città ospita una stazione che preleva l’elettricità dai parchi eolici offshore del Mar Baltico, o perché alcuni gasdotti, che saranno presto convertiti per il trasporto del carburante pulito, si incontrano proprio qui.

Articoli correlati