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Transizione energetica, la Svezia punta sul nucleare 

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Per una decarbonizzazione graduale, la Svezia costruirà due nuovi reattori nucleari entro il 2035.

La decisione del governo svedese

Puntare sull’energia dell’atomo per arrivare alla tanto sperata neutralità carbonica è una decisione del governo svedese, che ha preso una posizione definitiva sul ruolo di questa fonte energetica.

Un’elettricità al 100% priva di fossili

All’inizio di quest’anno, il Paese aveva già modificato la propria politica sulle rinnovabili, parlando come obiettivo del raggiungimento di un’elettricità al 100% priva di fossili e aprendo la strada alla costruzione di più centrali nucleari.

Parliamo di uno Stato che 40 anni votò per l’abbandono graduale di tale mezzo di propulsione, dopo l’incidente alla centrale statunitense di Three Mile Island nel 1979.

Ma con gli anni la situazione è cambiata, e oggi ai reattori viene dato un ruolo di protagonisti attivi nella transizione circolare.

I primi due reattori entro il 2035

I primi due reattori da realizzare entro il 2035 saranno convenzionali, secondo quanto comunicato da Reuters, mentre quelli successivi potrebbero essere una combinazione di piccoli SMR.

Per ‘convenzionali’ si intendono quegli impianti che utilizzano una reazione nucleare per generare energia, durante la quale i nuclei atomici si dividono o si combinano tra loro.

Qualsiasi iniziativa di tale portata però richiede comunque impegno ben preciso, con delle garanzie finanziarie che non sarà facile trovare. Sembrerebbe interessata al progetto Uniper, società europea tedesca, ma questo sarà da vedere nel corso del tempo considerando le ancora discordie sul tema che affliggono l’Europa.

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