Le batterie al litio metallico realizzate da un team di Chicago sono più efficienti rispetto alle pile tradizionali, anche se presentano delle sfide ancora da affrontare.
Capacità energetica maggiore
Le classiche batterie al litio utilizzano un anodo a base di grafite per poter garantire tutte le loro elevate prestazioni.
Di recente però, ci sono parecchi studiosi che si stanno interessando allo sviluppo di nuove pile al litio metallico, in grado di offrire una capacità energetica maggiore e per questo oggetto di ricerca.
Tuttavia, ci sono delle sfide tecniche che fino a oggi non si era ancora riusciti a superare, riguardanti la scarsa stabilità termica dei dispositivi.
Una nuova composizione
Ma ad affrontarle ci ha pensato il team della Pritzker School of Molecular Engineering dell’Università di Chicago, sostituendo i solventi infiammabili con soluzioni diverse per risolvere il problema.
In particolare, i ricercatori hanno testato diversi fluidificanti e concentrazioni di sale, rendendosi conto che, le batterie con all’interno sostanze inorganiche allo stato solido risultavano più sicure; quelle invece a base di elettroliti liquidi erano più potenti.
Una potente batteria che può funzionare in sicurezza a 80-100° C
Così è stato deciso di adottare un approccio innovativo, mettendo in discussione la struttura convenzionale dell’elettrolita stesso e dando vita a una nuova composizione in cui il sale di litio sia in grado di sciogliersi anche a basse temperature, a 45° C, ottenendo come risultato una potente batteria che può funzionare in sicurezza a 80-100° C.
Su queste tecnologie c’è ancora molta strada da fare. Di certo è indiscussa la loro capacità di immagazzinare una maggiore quantità di elettricità, ma anche la loro tendenza alla formazione di dendriti di litio durante i cicli di ricarica, che potrebbero essere pericolosi. Vedremo quali saranno i prossimi sviluppi sul campo.