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“Dal PNRR 7,7 miliardi di contributo in Conto Capitale al GSE” Videointervista a Paolo Arrigoni, Presidente GSE

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Come si colloca il GSE nel panorama della Transizione Energetica?

Il GSE è il braccio operativo del Governo. Noi abbiamo il compito di promuovere la sostenibilità nel nostro Paese. Lo facciamo attraverso 4 macro direttrici:

1.Monitoraggio

Siamo chiamati a monitorare gli obiettivi intermedi e al 2030 della transizione energetica nel nostro Paese. Facciamo delle relazioni periodiche, delle note statistiche, per esempio sul numero di impianti fotovoltaici che crescono nel nostro Paese.

2.Operatività

Gestiamo i meccanismi di incentivazione per gli impianti a fonti rinnovabili, non solo elettrico, quindi fotovoltaico, eolico, idroelettrico, ma anche biometano, che è un combustibile rinnovabile, nonché meccanismi di incentivazione per l’efficientamento energetico degli edifici e anche del settore industriale. Ma anche meccanismi di incentivazione per quanto riguarda la mobilità sostenibile. Nell’operatività gestiamo anche 6 linee di investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

3.Supporto al MASE

Terza direttrice è il supporto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per esempio per l’aggiornamento del PNIEC, e poi facciamo supporto alle imprese e alle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Per questo facciamo dei webinar formativi, assistiamo oltre cinquemila pubbliche amministrazioni, di cui 4000 Comuni.

4.Promozione dei meccanismi di Servizi

Quarta e ultima direttrice è la promozione dei meccanismi di Servizi che noi gestiamo, posto che non tutti gli stakeholders, imprese, pubbliche amministrazioni, ci conoscono. Facciamo diversi interventi. Ultimo dei quali è il Road Show “Diamo energia al cambiamento”, questo tour che noi facciamo lungo il Paese, dove andiamo a toccare tutte le Regioni, con un format con tre incontri in cui parliamo di transizione agli studenti di scuole superiori. Facciamo un incontro con le pubbliche amministrazioni, non solo i sindaci ma i rappresentanti delle Società partecipazione pubblica, come il gestore del servizio idrico integrato, il gestore del ciclo dei rifiuti, e poi un terzo evento lo facciamo con le imprese, le associazioni di categoria, e le camere di commercio. Questo tour lo facciamo a bordo di un auto a biometano, perché siamo convinti che la decarbonizzazione dei trasporti la si deve fare con la mobilità elettrica, ma non solo. Per esempio un’auto alimentata a biometano o a idrogeno, consente la decarbonizzazione del parco circolante italiano.

Lei parlava del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quali sono le misure principali del GSE?

Gestiamo 6 linee di investimento, per un importo complessivo di contributo in Conto Capitale di 7,7 miliardi:

  1. Lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, molto importante per la decarbonizzazione degli edifici.
  2. Parchi agrisolari, ossia i parchi fotovoltaici sulle coperture delle aziende agricole.
  3. Agrivoltaico, impianti fotovoltaici in aree agricole, ma mantenendo l’attività agricola o pastorale.
  4. Sviluppo del biometano, nuovi impianti, piuttosto che conversione di impianti a biogas.
  5. Sviluppo di infrastrutture di ricarica, con l’obiettivo a giugno 2026 di raddoppiare gli attuali 45mila punti di ricarica che sono attualmente presenti nel nostro Paese.
  6. Finanziamento delle Comunità Energetiche Rinnovabili che si vogliono sviluppare nei Comuni sotto i 5000 abitanti.

Per quanto riguarda le Comunità Energetiche, non l’ho detto prima, ma lo sottolineo oggi, il GSE è il soggetto gestore. A noi arrivano tutte le proposte per aver riconosciuta la tariffa incentivante per questa nuova frontiera di sviluppo dell’impianto a fonti rinnovabili per cui c’è molta attesa. Arriverà a breve l’approvazione del Decreto ministeriale per completare la cassetta degli attrezzi di questo meccanismo straordinario, che fa comunità, inclusione sociale e finalizzato al contrasto alla povertà energetica e tanti altri vantaggi.

In che modo il GSE supporta le imprese nella transizione energetica?

Ascoltando innanzitutto, collaborando con loro. Noi abbiamo potenziato ancora recentemente il servizio alle imprese. C’è uno sportello virtuale; per esempio all’impresa che chiede di avere un rapporto con il GSE, noi attribuiamo un account manager. Facciamo poi dei cicli di webinar sui vari meccanismi di incentivazione che noi gestiamo, e per aiutare a sviluppare i diversi progetti energetici, abbiamo semplificato un sacco di procedure, anche con l’ausilio della digitalizzazione.

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