Entro il 2027 Pechino dovrebbe aggiungere un altro 45% alla sua produzione di rame raffinato totale. Tuttavia, al momento, il gigante asiatico non riesce a soddisfare da solo le esigenze imposte dalla transizione energetica e fa scorte di metallo grezzo, facendo salire del 5% la domanda.
Cresce la domanda cinese di rame
La produzione in casa non può più soddisfare le esigenze del futuro, e allora la Cina inizia a fare scorta di rame, litio,cobalto e nichel. Più nel dettaglio, per quanto riguarda il rame, sempre più necessario per la realizzazione delle tecnologie green, il Paese importerà quantità crescenti di materia prima non raffinata. La stessa Goldman Sachs ha evidenziato che il rame sia uno dei minerali più in lizza per il prossimo anno, in un «robusto contesto di domanda verde». Si prevede che la domanda di rame in Cina cresca del 5% quest’anno, mentre secondo CRU Group, il gigante asiatico rappresenterà circa il 45% della produzione globale di rame raffinato.
Entro il 2027 il 61% degli impianti servirà alla fusione
A quanto pare il metallo rosso farà da apripista ad una nuova tendenza. Secondo il direttore economico dell’International Copper Study Group, entro il 2027 la capacità di fusione del rame della Cina tenderà ad aumentare quasi del 50%, rappresentando il 61% dei nuovi impianti previsti in tutto il mondo in quel periodo.