Air Products realizzerà nel porto di Rotterdam un grande impianto di produzione di idrogeno blu.
L’impianto
Air Products, società statunitense, realizzerà nel porto di Rotterdam quello che sarà il più grande impianto di produzione di idrogeno blu d’Europa.
Lo stabilimento, operativo a partire dal 2026, nascerà sulla base di quello già attuale presente nello scalo olandese, ma dedicato fino a oggi alla produzione di H2 grigio.
Adesso invece il focus cambia, a supporto della sostenibilità, con l’intenzione di generare energia pulita installando un meccanismo di sequestro e stoccaggio della CO2.
Una volta concluso tale upgrade, l’impianto sarà collegato alla rete di Porthos, consorzio che sta sviluppando il primo sistema su larga scala dei Paesi Bassi in grado da catturare l’anidride carbonica.
Gli obiettivi
Con questo nuovo progetto si inseguono nuovi obiettivi a supporto della decarbonizzazione e della neutralità climatica, allo scopo di sviluppare un carburante più pulito per ridurre le emissioni.
Bisogna considerare che Air Products opera e investe nel porto di Rotterdam ormai da diversi decenni, e adesso è giunto il momento di dare il proprio contributo per un futuro più sostenibile, come sottolinea lo Chief Operating Officer dell’azienda americana, Samir J. Serhan.
Ma cosa si intende per idrogeno blu?
H2 blu
Con H2 blu si identifica quel tipo di carburante prodotto da fonti energetiche a basso impatto ambientale, per esempio ottenuto dalla gassificazione del carbone o della biomassa, o dallo stoccaggio della CO2.
Con questo processo dunque, viene catturata l’anidride carbonica generata per evitare che si disperda nell’ambiente circostante, e ne viene fuori un combustibile più sostenibile da utilizzare per diverse applicazioni.
Rispetto a quello verde, l’idrogeno blu richiede sicuramente delle infrastrutture e delle procedure più complesse e costose, ed è per questo che tali tecnologie stanno evolvendo più lentamente.
A lungo termine, la loro adozione su larga scala dipenderà dall’efficienza dei processi e dalla disponibilità di fonti a basso impatto ambientale. Vedremo quali saranno i prossimi sviluppi.