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Airbus vuole una nuova flotta di navi a basse emissioni entro il 2026

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Airbus chiede a Louis Dreyfus Armateurs di costruire delle nuove navi efficienti e a basso impatto ambientale.

Un nuova flotta di navi a basse emissioni

Di recente Airbus sta investendo su delle vele eoliche particolari per le navi transoceaniche, al fine di utilizzare solo energia green per alimentare le proprie imbarcazioni.

Adesso proseguono le ambizioni della società francese, che continua a puntare sulla sostenibilità del settore, chiedendo all’armatore Louis Dreyfus Armateurs, lo stesso che ha noleggiato la prima imbarcazione Airbus dotata di vele eSAIL,  di costruire nuove navi a basso impatto ambientale.

Per l’azienda francese, questa flotta ridurrà la media annuale delle emissioni transatlantiche da 68.000 a 33.000 tonnellate di CO2 nei 4 anni successivi alla sua entrata in servizio, prevista per il 2026. 

Tutto questo, contribuirà in modo significativo al raggiungimento del vero obiettivo di Airbus: arrivare al 63% in meno di emissioni entro la fine del decennio.

Caratteristiche delle nuove imbarcazioni

Come caratteristiche, le nuove imbarcazioni saranno costituite da 6 rotori, ovvero da grandi cilindri rotanti, che sfruttano la forza del vento per spingere le navi in avanti, e da 2 motori a doppia alimentazione funzionanti con gasolio marittimo ed e-metanolo. 

Quest’ultimo, in particolare, viene considerato una tra le alternative green per raggiungere la decarbonizzazione del trasporto navale, considerando che si tratta di un carburante sicuro e a combustione pulita, definito difatti ‘carbon-neutral’.

Le imbarcazioni, inoltre, utilizzarono un software per ottimizzare i viaggi verso l’Atlantico, massimizzando la propulsione eolica ed evitando la resistenza causata da condizioni oceaniche avverse.

Gli obiettivi di Airbus

Sono dunque ben precisi gli obiettivi di Airbus, che adesso avrà una nuova flotta a noleggio per trasportare i componenti per i propri aerei a partire dal 2026, con navi che faranno faranno da spola tra gli impianti di produzione in Europa, e quelli negli Stati Uniti.

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