Sublime Systems vuole sfruttare l’elettrolisi per ottenere cemento non solo catturando la CO2, ma eliminando al 100% le emissioni.
L’8% delle emissioni globali annuali
La produzione del cemento è un processo ad alta intensità energetica che emette una grande concentrazione di anidride carbonica.
In generale, i soli cementifici rappresentano quasi l’8% delle emissioni globali annuali, ed è per questo che la decarbonizzazione del settore diventa oggi necessaria in vista degli obiettivi presi con l’Accordo di Parigi.
L’elettrolisi per il cemento
Qualcuno ha mai pensato di sfruttare l’elettrolisi per il cemento? La startup Sublime Systems si, portando così sul mercato un metodo innovativo che non prevede il riscaldamento di nessun combustibile fossile.
L’elettrolisi infatti divide semplicemente l’acqua in idrogeno e ossigeno, creando una differenza di pH tra i due elettrodi, e generando ioni di calcio disciolti che migrano verso il catodo.
Al raggiungimento di un certo livello di acidità, gli ioni reagiscono producendo idrossido di calcio solido, chiamato anche calce da costruzione. Quest’ultimo infine, sarà uno degli ingredienti principali necessari per produrre il cemento.
Il metodo pensato dalla Sublime Systems permette così di fare a meno dei forni tradizionali per ottenere lo stesso sottoprodotto, ricavandone uno uguale ma a impatto zero.
Processo costoso ma sostenibile
La stessa startup spiega che si tratta di un processo costoso rispetto a quello tradizionale, ma sostenibile e anche efficiente dal punto di vista energetico.
Sicuramente ci vorranno tanti anni prima che la tecnologia possa essere sfruttata al 100% e inclusa nel mercato. Nel frattempo però, Sublime Systems è stata già premiata per averla introdotta e presentata, ricevendo la certificazione ASTM 1157 sul cemento ottenuto.
Si tratta di una documento che attesta che il prodotto ricavato sia conforme ai requisiti americani e internazionali per i materiali da costruzione.
Le ambizioni dell’Unione Europea
Al momento, la startup dispone solo di un impianto pilota per continuare a lavorare su questo fronte, ma tra i suoi obiettivi, rientra quello di costruire una prima fabbrica commerciale entro il 2025.
E quali sono invece le ambizioni dell’Unione Europea? Sicuramente diventare la prima economia del mondo a impatto zero. Per esserlo però, anche il settore del cemento dovrà cambiare, impiegando meglio le risorse, utilizzandone di nuove e migliorando i processi.
In Italia, secondo dei dati Federbeton in riferimento al 2022, il tasso di sostituzione con combustibili alternativi nelle cementerie è stato del 22%, contro una media europea del 52,2%.
Bisogna dunque compiere qualche sforzo in più, e superare quegli ostacoli burocratici e culturali che frenano il Paese.