Colloqui in corso tra Berlino e Parigi: la priorità è trovare un accordo per la riforma del mercato elettrico europeo.
L’obiettivo
L’obiettivo generale del mercato elettrico europeo è sempre stato creare un ambiente competitivo, promuovere l’efficienza e la sostenibilità, garantire un sicuro approvvigionamento e ridurre l’impatto ambientale.
Queste ambizioni riguardano tutti gli Stati membri, compresa Francia e Germania, che intendono abbassare il costo dell’elettricità in Europa, ma in modo totalmente diverso.
La prima vuole che le centrali nucleari esistenti siano prese in considerazione nei meccanismi contrattuali a lungo termine. La seconda invece, è contraria a tale decisione, e preferisce concentrare i propri sforzi e investimenti su rinnovabili quali eolico o fotovoltaico.
L’incontro del 17 ottobre
Il 17 ottobre ci sarà un incontro a Lussemburgo tra i ministri europei al Consiglio Ue Energia, al fine di trovare un compromesso politico sul nuovo mercato elettrico.
Le due giornate di vertice ad Amburgo tra il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz potrebbero però aver sbloccato un pò la situazione.
Il primo, ha ammesso che i due Paesi “hanno modelli energetici diversi, il che è un’opportunità perché possono essere complementari”.
Il titolare dell’Eliseo, inoltre, si è detto fiducioso di poter trovare un punto in comune entro la fine del mese sulla riforma proposta dalla Commissione europea lo scorso 14 marzo, e in stallo al Consiglio Ue ormai da mesi.
Asse Parigi-Berlino ancora bloccato
In questo momento, l’asse Parigi-Berlino ancora bloccato per una divisione che riguarda nucleare e rinnovabili, non permette all’Unione di avanzare velocemente su quelli che sono i propri obiettivi.
Se è vero che la Francia vuole difendere i contratti a prezzo fisso per tutte le centrali elettriche, compreso il nucleare, è anche vero che Berlino teme che tutto questo possa creare un vantaggio competitivo sproporzionato per Parigi, consentendole di produrre energia atomica a un prezzo fisso.
Per tentare di risolvere il problema, la presidenza spagnola alla guida dell’Ue ha deciso di spostare i colloqui sul piano politico a Lussemburgo, al fine di giungere a una posizione comune come dichiarato dalla ministra della Transizione Ecologica Teresa Ribera.
Francia e Germania avranno anche un diverso mix energetico, ma bisognerà arrivare il prima possibile a una decisione concordata.