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SEM: il sistema italiano ibrido trasportabile alimentato da eolico e solare

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SEM è l’impianto ibrido brevettato da una società italiana che unisce eolico e fotovoltaico, e che può essere trasportato su ruote.

L’innovazione 

Si tratta di un’innovazione sperimentata dalla società di ingegneria napoletana Deagle, nata con l’intento di dar vita a un sistema ibrido e trasportabile difatti soprannominato ‘Super Energy Mobile’ (SEM). 

L’impianto è stato brevettato nel 2015 ed è composto da moduli fotovoltaici agganciabili, oltre che da un piccolo aerogeneratore che sfrutta la forza del vento per produrre dai 2 ai 6 kW di energia eolica. I pannelli solari invece, che ricoprono l’intera struttura, possono offrire 1,6 kW di potenza massima. 

Le ambizioni di Deagle 

Deagle è un’impresa di ingegneria che brevetta nuove idee per il settore aerospaziale, compreso l’utilizzo di fonti rinnovabili e di intelligenza artificiale. 

Ciro Illibato, CEO della società, ha delle ambizioni piuttosto grandi per SEM, convinto che possa affermarsi sul mercato come una soluzione per accelerare la transizione energetica in atto nel Paese.

Questo grazie alle caratteristiche che rendono il suo sistema ibrido facile da utilizzare, adatto ad affrontare situazioni di emergenza e di difficoltà per alcune specifiche categorie di clienti, non eccessivamente costoso se paragonato ad altri impianti tradizionali e, soprattutto, super efficiente a livello energetico. 

Lo sviluppo delle rinnovabili in Italia

Se è vero che SEM potrebbe diventare un altro supporto allo sviluppo delle fonti alternative in Italia, è anche vero che, secondo il report mensile di Terna sui primi 8 mesi del 2023, il Paese non è messo poi così male.

Lo studio infatti evidenzia che, le rinnovabili hanno coperto il 43,8% della domanda elettrica nazionale, con una produzione ad agosto suddivisa tra un 34,7% di idroelettrico, un 33,3% di fotovoltaico, un 15,5% di eolico,  un 12,6% di energia da biomasse e un 3,9% di geotermico. 

In base alle previsioni, inoltre, tali percentuali dovrebbero più che raddoppiare entro il 2030, superando gli 11,3 miliardi di kWh ottenuti quest’anno.

Nonostante si tratti di numeri importanti, Terna sottolinea però quanto non siano ancora sufficienti a soddisfare quegli obiettivi da raggiungere da qui ai prossimi anni, sperando che invece la situazione possa andare sempre più a migliorare.

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