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Cherosene solare per aerei. La scoperta dell’Eth di Zurigo

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Un giorno gli aerei potrebbero volare con carburante ricavato dall’aria. La sensazionale scoperta di un team di ricercatori dell’ETH di Zurigo dimostra come da due composti comuni come anidride carbonica e acqua, si possa ricavare “cherosene solare”, ossia un combustibile per veivoli a zero emissioni di carbonio.

Ridurre l’inquinamento dell’aviazione

Sebbene, ad oggi, l’aviazione rappresenti poco più del 2% del rilascio di emissioni di carbonio totale, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA), viaggiare in aereo resta il metodo più inquinante in assoluto per spostare persone e merci. Uno studio recente rivela, infatti, come una tratta tra le nuvole inquini circa 100 volte in più in un’ora, rispetto al medesimo percorso fatto in treno, o in auto. Ridurre i viaggi aerei, migliorare i biocarburanti per l’aviazione o sviluppare batterie per aerei elettrici sono alcune delle soluzioni fornite all’astioso problema, ma allo stato attuale, gli aerei continuano a bruciare carburante.

Un torre solare per aerei a zero emissioni di carbonio

Un team di ricercatori guidati da Aldo Steinfeld, professore all’ETH di Zurigo, in Svizzera, ha sperimentato un impianto  innovativo che potrebbe ridurre notevolmente l’impatto ambientale dei viaggi aerei. Si tratta di una speciale torre, che utilizza un sistema di specchi per convertire in loco due composti comuni, anidride carbonica e acqua, in “cherosene solare”, ossia un combustibile per aerei a zero emissioni. Secondo gli autori della ricerca, tale prodotto dovrebbe rilasciare una quantità minima di carbonio, quella necessaria a intrappolare il calore all’inizio. Steinfeld, in un’intervista . Un impianto commerciale a combustibile solare potrebbe produrre circa 34 milioni di litri di cherosene solare all’anno.

Come funziona

Un giorno gli aerei potrebbero volare in aria con carburante ricavato dall’aria? Si, ecco come. Un campo di specchi “eliostatici” orientati verso il sole, concentra intensamente la luce solare su una torre, detta appunto solare. Tramite un reattore posizionato su quest’ultima, il sistema preleva anidride carbonica e acqua dall’aria, impiegando il calore concentrato per dividere e rimescolare gli elementi in un “syngas”. Un’ulteriore elaborazione lo converte poi in cherosene. I ricercatori affermano che il cherosene solare è pienamente compatibile con le infrastrutture esistenti per lo stoccaggio, la distribuzione e l’uso finale del carburante nei motori a reazione.

Il primo impianto di combustibile solare su scala industriale

Lo sviluppo dell’impianto rivoluzionario è attualmente in corso. Synhelion, è la società spin-off, che già lo scorso anno ha eseguito test industriali sulla preesistente torre solare Jülich in Germania. L’obiettivo è quello di mettere in funzione il “primo impianto di combustibile solare su scala industriale al mondo” in Germania quest’anno o il prossimo e un impianto su scala commerciale più grande in Spagna entro il 2026.

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