In occasione della visita del Titolare dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, gli imprenditori della Provincia di Benevento, sesta in Italia per capacità rinnovabile installata, hanno proposto un Patto per il Sannio. L’accordo prevede di riconsiderare gli indici di occupabilità del suolo per impianti agrivoltaici e uniformare, per gli impianti eolici, le fasce di rispetto così come previsto per impianti fotovoltaici (da 3 km a 500 m).
L’incontro tra il Ministro e gli imprenditori locali
In occasione della sua visita nel Sannio, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha incontrato gli imprenditori locali, confermando il ruolo di primaria importanza svolto dalla Provincia di Benevento nella produzione di energia rinnovabile.
Di fronte alle istanze dei players locali, il Titolare dell’Ambiente ha concordato sul fatto che, ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Governo, alcune regole vadano cambiate. “Nel nostro Paese la produzione di energia è per due terzi fatta di carbone fossile e per un terzo da rinnovabili. L’obiettivo del Governo è arrivare a produrre 2/3 di rinnovabili (eolico, fotovoltaico, geotermico e idrogeno) ed 1/3 di carbon fossile» ha dichiarato il Ministro.
Benevento 6° Provincia in Italia per capacità rinnovabile
La Provincia di Benevento e tutto il circondario, con circa 750 MW di potenza installata ed oltre 4.000 persone occupate nel settore delle rinnovabili, sono sempre stati prolifici dal punto di vista energetico. Il Sannio si è subito distinto per essere uno dei primi territori italiani ad ospitare un parco eolico, ma grazie alla sua conformazione geografica e politiche mirate potrebbe raddoppiare potenza in kwh.
Un patto per il Sannio
Proprio allo scopo di sfruttare al massimo le potenzialità del territorio nel campo dell’energia da fonti rinnovabili, il Presidente di Confindustria Benevento, Oreste Vigorito, ha proposto la sottoscrizione di un “Patto per il Sannio”, un nuovo modello di Sviluppo che preveda la semplificazione delle misure autorizzative e maggiori misure di sostegno. Più nel dettaglio Confindustria ha chiesto al Ministro di riconsiderare gli indici di occupabilità del suolo per impianti agrivoltaici e uniformare, per gli impianti eolici, le fasce di rispetto così come previsto per impianti fotovoltaici (da 3 km a 500 m).
