Roma, 18/10/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

400 milioni di dollari dal DOE per le batterie allo zinco

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Dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) arriva un finanziamento di quasi 400 milioni di dollari a una startup chiamata Eos Energy. L’obiettivo? Produrre batterie allo zinco.

Il finanziamento del DOE

Il finanziamento del DOE di quasi 400 milioni di dollari alla startup americana Eos Energy serve a supportare la produzione e l’implementazione di batterie allo zincobromuro, in alternativa alle classiche pile al litio ricaricabili.

La ricerca, infatti, di soluzioni diverse a quelle utilizzate tradizionalmente si sta sempre più facendo strada, con la convinzione e la prova che esistano dei metodi più economici ed efficienti per ottenere energia green da una batteria. 

Esempi?

Degli esempi? I cinesi stanno optando per il carbonio duro; altri invece hanno trovato grandi benefici nell’utilizzo di batterie a flusso allo zucchero, altri ancora nelle pile LFP (litio-ferro-fosfato)

È dunque evidente che si possano intraprendere dei percorsi e scelte diverse in questo settore, ma inseguendo un obiettivo comune: raggiungere ottimi risultati sostenibili in tempi brevi e con costi non troppo alti. 

Il progetto sulle batterie allo zinco

Con questo progetto sulle batterie allo zinco, Eos Energy potrebbe generare fino a 8 GWh di capacità di stoccaggio annuale entro il 2026, quantità che sarebbe sufficiente ad alimentare istantaneamente oltre 300.000 case negli Stati Uniti o soddisfare le esigenze di elettricità annuale di circa 130.000 abitazioni.

Queste pile utilizzano zinco nei catodi e un elettrolita a base d’acqua, e questa configurazione interna ne aumenta la stabilità e le rende molto meno suscettibili agli incendi, e dunque più sicure. 

Inoltre, è lo stesso zincobromuro a conferire ai dispositivi una durata di vita più lunga, fino a 20 anni superiore rispetto al normale.

Altri vantaggi?

Ma ci sono altri vantaggi nell’utilizzo di questo metallo? Assolutamente si. A scoprirli, i ricercatori del Politecnico di Zurigo, realizzando una tecnologia con una bassa concentrazione di acetati di zinco e litio che impedisce la formazione di aghi e permette il rapido movimento degli ioni all’interno della pila.

Lo zinco, in generale, essendo un minerale più economico, permette a queste batterie di avere prezzi più bassi, e a garantire una maggiore sicurezza.

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