“H2 Laguna” mira ad approvvigionare aziende del settore trasporto operanti a livello regionale, che utilizzeranno camion dotati di un sistema di celle a combustibile a idrogeno, e a promuovere la decarbonizzazione del trasporto via acqua nella laguna di Venezia. Il progetto si propone di ridurre le emissioni di anidride carbonica di circa 14.000 tonnellate all’anno.
Più spazio all’idrogeno verde nell’economia italiana
Nel percorso verso la decarbonizzazione dei trasporti, l’Italia deve compiere delle scelte chiare e definitive. Non c’è altro modo che tirare dritto verso gli obiettivi fissati dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), se vogliamo portare a termine entro la metà del secolo la nostra strategia di transizione energetica ed ecologica.
Lo stesso Pniec andrà poi integrato rapidamente nella più ampia agenda ambientale decisa dall’Unione europea, che vede al suo interno la strategia europea per l’idrogeno.
Nel Pniec, che l’Europa dovrà approvare definitivamente entro il prossimo anno, si stima “una quota del 40% di rinnovabili nei consumi finali lordi di energia che sale al 65% per i consumi solo elettrici. Il 37% di energia da rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento, il 31% nei trasporti, 42% di idrogeno da rinnovabili per gli usi dell’industria”.
Di idrogeno prodotto a partire da fonti rinnovabili, quindi l’idrogeno verde, purtroppo, non ne è previsto a sufficienza nel Piano, e di questo in molti si sono rammaricati, ma a macchia di leopardo i territori ed il tessuto imprenditoriale, che vi è nato sopra, si stanno organizzando, sia a livello nazionale, sia internazionale.
Il progetto “H2 Laguna”
Per il Veneto e più in generale tutto il Nord-Est italiano, Alpiq, San Marco Petroli e Sinloc hanno lanciato il progetto “H2 Laguna”, dedicato alla produzione di idrogeno verde da impiegare nei trasporti su gomma e marittimi.
Il progetto mira ad approvvigionare aziende del settore trasporto operanti a livello regionale, che utilizzeranno camion dotati di un sistema di celle a combustibile a idrogeno, e a promuovere la decarbonizzazione del trasporto via acqua nella laguna di Venezia.
Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore e dal comunicato ufficiale dell’iniziativa, il progetto si propone di ridurre le emissioni di anidride carbonica di circa 14.000 tonnellate all’anno.
L’impianto, che sorgerà nell’area marittima di Porto Marghera, rappresenterà un unicum in Italia dove il trasporto terrestre e la navigazione locale nella laguna veneziana sono fortemente interconnessi.
Punti chiave dell’iniziativa per lo sviluppo dell’idrogeno verde nei trasporti
Il progetto prevede la costruzione di un impianto di produzione di idrogeno verde, alimentato da energia elettrica da fonti rinnovabili, con una capacità fino a 10 MW (megawatt) in un sito di San Marco Petroli.
Un esempio di volontà da parte dei tre partner di “H2 Laguna” nel procedere sulla strada della transizione energetica, che favorisce lo sviluppo di un’idea di impresa sempre più declinata sul territorio della sostenibilità e l’innovazione.
Con una produzione annua di 1.200 tonnellate di idrogeno verde si possono evitare circa 14.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno, soprattutto nell’ambito del traffico pesante.
L’iniziativa favorirà lo sviluppo del settore dell’idrogeno nella regione, attraverso la creazione di competenze tecnologiche e nuovi posti di lavoro, fornendo infine un contributo significativo agli obiettivi di sostenibilità (SDG) delle Nazioni Unite.