Secondo le stime del professor Amin Al Habaibeh dell’Università di Nottingham Trent, il Sahara potrebbe soddisfare di oltre 7.000 volte il fabbisogno energetico europeo.
Le potenzialità del deserto del Sahara
Il deserto del Sahara ha grandi potenzialità secondo le stime del professor Amin Al Habaibeh dell’Università di Nottingham Trent.
Parliamo di un’area talmente estesa che potrebbe rappresentare, in futuro, la fonte principale di energia solare per tutto il Vecchio Continente, soddisfacendo il fabbisogno delle famiglie di oltre 7.000 volte quello necessario.
Innumerevoli sfide da affrontare
Non è semplice però realizzare delle centrali in zone del genere, perché ci sono innumerevoli sfide da affrontare.
Si potrebbe pensare all’installazione del Concentrating Solar Power (CSP), ovvero una tecnologia che sfrutta l’energia dei raggi attraverso lenti o specchi, o a dei semplici pannelli che usano invece semiconduttori per generare elettricità.
Entrambi i sistemi però, richiedono costante manutenzione e pulizia, specialmente nel deserto dove la sabbia potrebbe compromettere il corretto funzionamento delle apparecchiature, e tutto questo comporta grande esperienza e anche un costo non da sottovalutare.
2,5 milioni di TWh all’anno
Eppure, ricoprendo l’intera superficie del Sahara con un mega-impianto fotovoltaico si potrebbero generare 2,5 milioni di TWh all’anno, con il pericolo però che l’installazione possa poi portare a delle temperature eccessivamente basse, creando un disastro climatico e causando un possibile aumento delle precipitazioni.
Nonostante le difficoltà, si sta cercando di procedere però in questa direzione, perché non si possono non sfruttare a pieno queste opportunità in un momento in cui si sta spingendo sempre di più verso una transizione energetica.
In Cina infatti, è stata costruita la prima centrale nel deserto ed esattamente a Tengger.
L’idea di un progetto del genere anche nel Sahara potrebbe garantire una fonte di energia pulita e sostenibile per le generazioni future, e portare dei grandi benefici globali.