L’ ecologismo di facciata (greenwashing) potrebbe diventare un ricordo nel Bel Paese. Il nuovo decreto attuativo “Garanzie d’Origine” del MASE allinea l’Italia alla direttiva europea Red II, mettendo al centro energia elettrica, gas rinnovabile (biometano incluso), energia termica, frigorifera, e idrogeno rinnovabile. L’obiettivo è garantire la trasparenza delle quantità di energia rinnovabile nel mix energetico proposto ai clienti finali.
Aggiornato il sistema vigente di garanzie d’origine
L’Italia fa un passo in avanti contro il greenwashing. Energia elettrica, gas rinnovabile incluso il biometano, energia termica e frigorifera, ma anche idrogeno rinnovabile al centro del nuovo decreto “Garanzie d’Origine” varato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il provvedimento, su cui è già stata realizzata una consultazione con le associazioni di categoria, aggiorna il sistema di garanzie d’origine vigente, attuando quanto contenuto nella direttiva comunitaria Red II.
Trasparenza sulla quantità di rinnovabili
Conoscere le “quote” di energia rinnovabile all’interno del mix energetico di un fornitore è una prerogativa delle nuove policy europee. L’obiettivo del nuovo decreto attuativo è, infatti, la trasparenza. Ossia poter illustrare ai clienti finali le quantità di energia e le fonti di produzione. Il provvedimento fissa, inoltre, le modalità con cui è verificata la precisione, l’affidabilità e l’autenticità delle Garanzie d’origine rilasciate dagli altri Stati Membri.
“Con questo decreto, ha spiegato il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, puntiamo a costruire un sistema di adeguata trasparenza nei confronti dei clienti, ma anche di garanzia per le imprese che vogliono stare sul mercato puntando sulle fonti rinnovabili. Nell’Europa che cerca i migliori meccanismi comuni per certificare la sostenibilità e contro il greenwashing oggi l’Italia fa un importante passo avanti”.
Nuove modalità di emissione, trasferimento e annullamento
Il nuovo quadro normativo introduce nuove modalità di emissione, trasferimento, riconoscimento e annullamento delle Garanzie d’origine, nonché il loro utilizzo da parte dei fornitori di energia. Inoltre, il decreto fa riferimento alle modalità di gestione dei proventi derivanti dalla vendita e stabilisce criteri per fornire ai clienti finali le informazioni sul mix energetico utilizzato. Il Registro Nazionale delle Garanzie d’Origine sarà controllato e gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che provvederà anche al rilascio delle qualifiche per i fornitori.
Una bacheca informativa per favorire gli scambi
Le Garanzie potranno essere inoltre oggetto di negoziazione nelle sedi di contrattazione predisposte dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), che per favorire gli scambi realizzerà anche una bacheca informativa.