I petrolieri negano che sia in atto una speculazione, ma i rincari dei carburanti in Italia sono un fatto oggettivo: in modalità “servito” la benzina è tornata a costare in media 2 euro al litro.
La benzina torna a sfiorare i 2 euro
Chi si appresta a partire per le vacanze con la propria auto (non elettrica) pagherà cara la scelta. Secondo i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, infatti, in controtendenza con quello che accade per gli altri beni energetici, il prezzo della benzina torna a sfiorare i 2 euro al litro. C’è da evidenziare che questo prezzo non è un record: l’anno scorso, nelle fasi più acute delle crisi energetica provocata dalla guerra in Ucraina, si è arrivati a 2 euro e 20.
Carburanti i controtendenza
Sebbene l’Istat, già il lo scorso mese, avesse registrato una netta decelerazione dell’inflazione e dei suoi effetti sul comparto energetico, dal +6,0% al +5,6 per cento, e la variazione dell’indice dei prezzi energetici su base annua sia letteralmente crollata il mese scorso, dal +11,5% a +2,1%, i listini dei carburanti ritornano a lievitare. Nello specifico, per chi in genere si rifornisce al servito, il prezzo medio della benzina è salito a 2 euro al litro, contro gli 1,996 delle rilevazioni precedenti. Salgono anche i prezzi medi del servito per chi fa il pieno diesel: a 1,852 euro al litro (contro i precedenti 1,845).