I Paesi baltici vogliono rendersi indipendenti dalla rete elettrica russa, e lo faranno all’inizio del 2025.
L’ambizione dei tre Stati baltici
Ormai da mesi l’Estonia, la Lettonia e la Lituania stavano valutando la possibilità di rendersi indipendenti a livello energetico da Mosca, ritirandosi così da un trattato che ha da anni disciplinato la rete elettrica comune di Russia, Bielorussia e dei tre Stati baltici, chiamato Brell.
A comunicare l’ambizione dei tre Paesi è stato a fine aprile il ministro dell’Energia lituano Dainius Kreivys, spiegando che il governo di Vilnius doveva prendere una decisione dopo aver esaminato i risultati di tre studi sulla preparazione delle reti elettriche baltiche, in caso di separazione dal Brell.
‘Muoversi il più rapidamente possibile’
Anche il Primo Ministro lettone, Krisjanis Karins, ha dichiarato in una conferenza stampa congiunta a Tallinn con i suoi omologhi, l’importanza di muoversi il più rapidamente possibile a livello tecnico.
La Lituania infatti aveva già optato per una data di disaccoppiamento all’inizio del 2024, sottolineando l’inaffidabilità della Russia e condannandone l’aggressore nei confronti dell’Ucraina.
Ma il tutto è stato spostato all’anno successivo, con la paura dell’Estonia di rischi blackout e costi troppo elevati.
1,6 miliardi di euro di finanziamenti Ue
Così alla fine, i leader della regione, con il sostegno della Polonia, della Commissione europea e di 1,6 miliardi di euro di finanziamenti Ue, si renderanno indipendenti dalla rete russa entro il 2025.