Il regolamento europeo sulle batterie è stato approvato anche dal Consiglio europeo, dopo che a metà giugno il Parlamento si era già espresso a favore. Cosa prevede?
Il regolamento europeo sulle batterie
Il nuovo regolamento europeo sulle batterie approvato adesso dal Consiglio europeo, rafforza le norme sulla sostenibilità del settore, compresa anche la fase del riciclaggio. La legislazione servirà infatti per disciplinare l’intero ciclo di vita delle pile, garantendo che siano sempre sicure, green e competitive.
Le norme per tutti i tipi di batterie
L’ordinamento verrà applicato per tutti i tipi batterie: da quelle industriali a quelle per i mezzi di trasporto e così via, al fine di gestire i rifiuti di quelle esaurite che hanno sempre incontrato difficoltà e perplessità burocratiche.
Cosa prevede il regolamento
Il regolamento fissa degli obiettivi ben precisi di raccolta dei materiali non più utilizzabili di batterie portatili, che per i produttori equivale al 63% entro la fine del 2027, e al 73% entro la fine del 2030.
Introduce, inoltre, anche un obbligo specifico per i rifiuti di batterie usate per i mezzi di trasporto leggeri, corrispondente al 51% entro la fine del 2028 e al 61% entro la fine del 2031.
La nuova legge prevede dunque delle percentuali da raggiungere entro determinate date sia per quel che riguarda l’obbligo di raccolta che per i livelli minimi da soddisfare sui materiali recuperati.
Le cifre cambiano a seconda di che tipo di tecnologie si sta parlando; per esempio se si stratta di pile al litio, al nichel o di altri genere, e se vengono sfruttate per i veicoli elettrici o nelle industrie, e così via.
L’obiettivo finale
L’obiettivo finale è comunque creare un’economia circolare tenendo presente che la mobilità elettrica sta sempre più prendendo piede.
Il regolamento sostituirà infatti l’attuale direttiva sulle batterie del 2006, e completerà la legislazione esistente in particolare per quel che concerne la gestione dei rifiuti.
Altra novità è che arriva in un momento in cui stanno aumentando gli investimenti proprio in quest’ambito, con l’obiettivo di incrementarne la produzione attraverso la costruzione di nuove fabbriche per poter rispondere alla crescente domanda di EV, come previsto dall’Ue.