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Cambiamento climatico, il progetto austriaco per immagazzinare energia idroelettrica

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Centinaia di operai austriaci stanno lavorando a un enorme progetto sotterraneo volto a immagazzinare energia idroelettrica, considerando le sfide emergenti dovute al cambiamento climatico.

Le conseguenze del cambiamento climatico in Austria

Il cambiamento climatico sta portando sempre di più a delle preoccupanti conseguenze su diversi ambiti. Nel settore dell’energia idroelettrica, la quantità prodotta in Austria è decisamente in calo, ed è passata da circa 45 TWh nel 2020 a 42 TWh nel 2021. 

L’anno scorso infatti, per la prima volta il Paese si è ritrovato costretto a importarla, facendo scattare un campanello d’allarme, considerando che la Nazione ricava oltre il 60% della sua produzione di energia totale da questa fonte green.

Il progetto austriaco

Anche per tale ragione, sopra il villaggio di Kaprun, nella regione di Salisburgo, alcuni operai stanno lavorando a un progetto austriaco sullo stoccaggio, al fine di realizzare un impianto che possa essere in grado di immagazzinare l’elettricità idroelettrica che serve. 

Il sistema dovrebbe essere operativo entro il 2025, con l’obiettivo di soddisfare i picchi di consumo e mitigare il cambiamento dei modelli meteorologici, tra cui le precipitazioni sempre più cruente e irregolari. 

Livelli d’acqua bassi: l’Europa sarà pronta?

Klaus Hebenstreit, dirigente dell’azienda Verbund, ha sottolineato quanto sia importante farsi trovare preparati alle sfide del futuro, in previsione del fatto che, in estate, si avrà sempre meno acqua a causa della siccità, rispetto a un inverno durante il quale la fornitura sarà garantita dallo scioglimento delle nevi.  

Tutta l’Europa sarà dunque pronta ad  affrontare le prossime ondate di calore e dei livelli d’acqua che non sono mai stati così bassi da 100 anni?

La soluzione promossa da Verbund

Per Verbund, società austriaca che investe miliardi di euro nella produzione di energia idroelettrica, non bisogna puntare tutto su questo settore, nonostante sia fondamentale per il Paese europeo.

Per non farsi travolgere dalle attuali crisi ed emergenze, occorre invece lavorare e sviluppare anche altre fonti rinnovabili, quali eolico e fotovoltaico, e diversificare dunque le forniture se si vuole soddisfare l’obiettivo del Paese di ricavare tutta l’energia da sistemi alternativi entro il 2030. 

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