“Decarbonisation Speedways”, il report pubblicato da Eurelectric, l’associazione di settore che rappresenta gli interessi comuni dell’industria elettrica a livello europeo, evidenzia tre scenari per raggiungere il Net Zero in Europa. In vista degli obiettivi 2030, 2040 e 2050, l’analisi conferma il ruolo chiave dell’elettrificazione pulita, sottolineando il suo potenziale nell’accelerare il percorso di decarbonizzazione e ridurre le bollette energetiche delle famiglie.
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Come accelerare la decarbonizzazione in Europa
La lotta al cambiamento climatico, l’indipendenza energetica dalle fonti fossili e la conversione dell’industria richiedono una strategia mirata, realistica ed equilibrata per l’Europa. Secondo piani internazionali come il Fitfor55 e il REpowerEu, entro il 2050, il 70% della domanda finale di energia generata da combustibili fossili nel settore dei trasporti, dell’edilizia e dell’industria, dovrà essere necessariamente decarbonizzata. “Decarbonisation Speedways“, l’analisi effettuata da Eurelectric, l’associazione di settore che rappresenta gli interessi comuni dell’industria elettrica a livello europeo,
sottolinea l’importanza dell’energia rinnovabile per ridurre le emissioni, nonché la centralità dell’elettrificazione pulita e dell’efficienza energetica, evidenziando tre scenari per raggiungere il Net Zero in Europa.
La capacità elettrica dovrà triplicare entro il 2040
Lo studio presentato conferma il ruolo chiave dell’elettrificazione pulita per accelerare il processo di transizione intrapreso, ponendo l’accento sulla capacità elettrica, che dovrà triplicare entro il 2040, e l’espansione delle energie rinnovabili, che invece dovranno aumentare di 10 volte. Secondo le stime riportate, la domanda da soddisfare nei prossimi vent’anni sarà di circa 4.600 TWh, una cifra impegnativa che richiede il supporto di politiche abilitanti, volte anche ad incrementare l’efficienza energetica.
Elettrificazione diretta per l’efficientamento energetico
Dai dati pubblicati nel report, i maggiori guadagni in efficienza si otterranno nei trasporti, con una riduzione di almeno il 53% del consumo di energia entro il 2050 rispetto al 2015, ma in tutti e tre gli scenari contemplati ogni settore dovrà essere ampiamente elettrificato. Laddove l’elettrificazione diretta, principale driver dell’efficientamento energetico degli edifici, non sia un’opzione fattibile, per sostituire i combustibili fossili viene considerato positivamente il ricorso all’idrogeno a basse emissioni o ai vettori energetici di derivazione biologica. Tuttavia l’elettrificazione indiretta viene favorita solo per i settori difficili da abbattere, come l’industria e il trasporto pesante.
I tre scenari della decarbonizzazione
Mentre il primo modello ispirato a FF55 è in linea con gli ambiziosi obiettivi del pacchetto Fit For 55, che prevede di raggiungere la neutralità carbonica nel 2050, il secondo scenario basato sul REPowerEU, è strettamente allineato con le più recenti finalità europee, ossia accelerare sia l’indipendenza dall’energia russa, sia la transizione verso la decarbonizzazione. Questo si traduce in una maggiore elettrificazione nel 2030, e un parziale allentamento del ritmo di decarbonizzazione tra il 2030 e il 2050, raggiungendo lo zero netto sempre nel 2050.
Il terzo scenario di Azione Radicale mira a descrivere, invece, un percorso accelerato verso lo zero netto nel 2040. Quest’ultimo può essere considerato uno scenario di stress test, che mostra le implicazioni di un’azione accelerata anche oltre il 2030.
Il ruolo delle rinnovabili nei tre scenari
In tutti gli scenari descritti, nel 2050 il mix energetico sarà dominato dalle fonti rinnovabili di energia. È, infatti, inconfutabile la tesi secondo cui un sistema elettrico funzionante e decarbonizzato richieda enormi capacità fotovoltaiche ed eoliche. La capacità aggregata di vento e fotovoltaico nel 2050, va dai 2.485 GW nel primo scenario, ai 3.287 GW nell’ultimo Radical Action. Per raggiungere questi obiettivi di capacità rinnovabile, l’espansione del solare e dell’eolico, onshore e offshore, dovrà accelerare in modo significativo rispetto ai tassi di crescita storici.