Il Miteco ha dato il via al primo bando che offre la possibilità di presentare studi di fattibilità sulla geotermia profonda in Spagna, mettendo a disposizione 120 milioni di euro.
120 milioni di euro per la geotermia
Il Miteco ha investito 120 milioni di euro per facilitare e incentivare l’esplorazione e la ricerca delle risorse geotermiche in Spagna, analizzando il potenziale dei diversi siti per sviluppare i primi progetti.
A tal fine, il ministero ha lanciato il primo bando per sovvenzionare le parti interessate, che possono presentare le loro domande tra il 15 giugno e il 7 settembre.
Tra i criteri di valutazione, si terrà in conto la collaborazione tra imprese, amministrazioni pubbliche e centri tecnologici attraverso consorzi, secondo quanto dichiarato dal Miteco, nonché la qualità delle proposte.
Di queste, verranno scelte quelle che hanno il maggiore impatto sulla catena del valore, e che offrono le migliori opportunità di istruzione e formazione geotermica per i lavoratori coinvolti.
Il compito dell’IDAE
L’Istituto per la Diversificazione e il Risparmio Energetico (IDAE), ente collegato al Miteco, avrà il compito di gestire i fondi messi a disposizione, cercando di promuovere studi di fattibilità che includano azioni esplorative e analisi specifiche.
L’IDAE potrà inoltre anticipare gli aiuti, che saranno concessi a fondo perduto, per facilitare il finanziamento dei progetti assegnati, e che possono essere promossi da soggetti con o senza personalità giuridica propria, pubblici o privati.
Il potenziale della Spagna
La Spagna ha un enorme potenziale in questo settore, e sfruttare queste risorse pulite e inesauribili è parte della strategia di transizione energetica del Paese, con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) attualmente in fase di revisione.
Il PNIEC stabilisce inoltre un obiettivo ben preciso: 15 MW di energia geotermica da installare per la produzione di elettricità entro il 2025, arrivando poi a 30 MW al 2030.
Le caratteristiche geografiche della penisola iberica, con quasi il 6% del sottosuolo che ha una temperatura superiore a 150 gradi centigradi a una profondità di 3.500 metri, favoriscono lo sfruttamento di queste fonti alternative, considerando che la percentuale di territorio che presenta temperature utili ai fini geotermici aumenta di oltre il 50% a 5.500 metri di profondità, sino a raggiungere il 90% della potenza massima.
Le Isole Canarie e la loro natura vulcanica
In particolare, le Isole Canarie, grazie alla loro particolare natura vulcanica, mettono a disposizione un sottosuolo che contiene la più grande risorsa geotermica a media e alta temperatura della Spagna, che potrebbe soddisfare gran parte della domanda di elettricità dell’arcipelago.
Anche per questa ragione, almeno la metà del budget investito dal Miteco, ovvero 60 milioni, sarà destinato a degli studi di fattibilità che si svolgeranno a La Palma, Tenerife, Gran Canaria e Lanzarote, con 15 milioni destinati a ciascuna isola.