Il Parlamento europeo ha adottato una nuova legge per ridurre le emissioni di metano e rafforzare gli obblighi di rilevamento del gas ad effetto serra, attualmente responsabile di circa un terzo del riscaldamento globale. La normativa approvata con 499 voti a favore, è la prima del suo genere nella lotta ai combustibili fossili
Con 499 voti a favore, via libera alla legge sul metano
Il Parlamento Europeo ha preso posizione sul metano adottando una nuova legge per ridurre le emissioni del gas naturale dal settore energetico. L’obiettivo è raggiungere gli obiettivi climatici UE fissati dal Fit for 55 e migliorare la qualità dell’aria.
Il metano è, infatti, un potente gas a effetto serra, nonché un inquinante atmosferico responsabile di circa un terzo dell’attuale riscaldamento globale. Proviene da un’ampia gamma di settori, e secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, agricoltura, rifiuti ed energia sarebbero responsabili rispettivamente del 53%, 26% e 19% delle emissioni di metano nell’UE.
La normativa approvata con 499 voti a favore, è la prima del suo genere nella lotta ai combustibili fossili e punta a ridurre drasticamente le emissioni provenienti dai settori del petrolio, gas fossile, biometano (quando immesso nella rete del gas) e carbone.
Obiettivo vincolante al 2030
Secondo la proposta del Parlamento, la Commissione Europea dovrebbe rafforzare e accrescere gli obblighi di rilevamento dei singoli Paesi e rendere vincolante l’obiettivo del 2030. Gli operatori dovranno presentare alle autorità nazionali competenti un programma di rilevamento e riparazione delle fuoriuscite di metano entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del regolamento. I deputati chiedono, inoltre, che tutti i componenti con fuoriuscite di metano siano riparati o sostituiti subito dopo la rilevazione della perdita, o al massimo cinque giorni dopo.
Divieto di rilascio e di combustione in torcia
Nella lista dei divieti indicati dal Parlamento, il rilascio e la combustione in torcia del metano dalle stazioni di drenaggio entro il 2025 e dai pozzi di ventilazione entro il 2027. Lo scopo è garantire la sicurezza dei lavoratori nelle miniere di carbone, con l’obbligo per i Paesi dell’UE di stabilire piani di mitigazione per le miniere di carbone abbandonate e i pozzi di petrolio e gas fossile inattivi.
Anche l’energia fossile importata dovrà soddisfare i requisiti
Poiché le importazioni rappresentano oltre l’80% del petrolio e del gas consumati nell’UE, i deputati vogliono che, a partire dal 2026, gli importatori di carbone, petrolio e gas siano obbligati a dimostrare che anche l’energia fossile importata soddisfa i requisiti del regolamento. Le importazioni da Paesi con requisiti simili per le emissioni di metano saranno esenti dall’obbligo.
Cosa è stato fatto sul metano
L’UE ha sottoscritto il Global Methane Pledge, che mira a ridurre entro il 2030 le emissioni globali di metano di almeno il 30% rispetto ai livelli del 2020, il che potrebbe eliminare un riscaldamento di oltre 0,2°C entro il 2050.