L’Australia ha dichiarato che a luglio entrerà in funzione una nuova agenzia governativa. L’obiettivo? Abbandonare i combustibili fossili e passare alle rinnovabili.
La Net Zero Authority
La Net Zero Authority, nuova agenzia governativa dell’Australia, nasce al fine di raggiungere quegli obiettivi climatici di riduzione delle emissioni di C02 del 43%, entro il 2030, %, rispetto ai livelli del 2005. Il traguardo finale è arrivare alla quota zero entro il 2050.
L’agenzia si occuperà proprio di quelle aree che si concentrano soprattutto sulla produzione del carbone, al fine di eliminare, gradualmente, la dipendenza del Paese dal combustibile e incrementare sempre di più le alternative green.
Net Zero Authority: tre aree di interesse
Net Zero Authority sosterrà anche i lavoratori nella formazione e nella ricerca di nuovi posti di lavoro, fornendo consulenza alle imprese e a quei gruppi imprenditoriali che da tempo chiedono aiuto, soprattutto nel percorso a sostegno della transizione energetica.
Il nuovo organismo è infatti sostenuto dai sindacati, che desiderano che i loro membri siano riqualificati e inclusi nella nuova prospettiva di economia verde.
Anna Skarbek, amministratrice delegata dell’organizzazione no-profit Climate Works Center, ha dichiarato all’Australian Broadcasting Corp che la nuova autorità australiana avrà un impatto positivo, e si concentrerà soprattutto su tre aree di interesse: la difesa dei lavoratori che lavorano in quelle zone ad alta intensità di emissioni, il coordinamento delle politiche e la gestione dei rapporti tra investitori e aziende.
La CO2 in Australia
L’Australia ha uno dei valori di CO2 emessa pro capite più alti al mondo, ed è proprio per questo che l’esecutivo guidato dal primo ministro, Anthony Norman Albanese, sta investendo molto sugli obiettivi di riduzione delle emissioni.
In questo modo, il Paese vuole rinnovarsi, considerando che in media, ogni australiano, inquina l’aria con 5,34 tonnellate di anidride carbonica l’anno, in quantità 5 volte superiore alla media globale e che supera di quasi di 2 volte quella della Cina.
Potenziale fornitore di rinnovabili per l’Europa
L’1 febbraio, il ministro australiano per il Clima e l’Energia, Chris Bowen, è intervenuto al Centro per gli studi politici europei di Bruxelles per presentare il proprio Paese come potenziale fornitore di rinnovabili per l’Europa, con l’obiettivo di diventare un grande esportatore di elettricità pulita a livello globale e riallacciare i rapporti con l’Ue anche sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici.
Su questo tema, il governo ha stretto delle partnership con diversi Paesi, come l’Olanda, per ridurre i costi di produzione dell’idrogeno verde e lavorare per un futuro più sostenibile.