Crisi energetica, perdita di biodiversità, decarbonizzazione e cambiamento climatico sono i grandi temi dibattuti durante il G7 di Sapporo, il cui lavoro termina in un documento conclusivo che rappresenta un’eredità importante sia per il G20 dei prossimi giorni, sia per il prossimo incontro al vertice (italiano) sul clima del 2024.
Decarbonizzazione
I ministri delle 7 Potenze mondiali nel testo rilasciato alla fine dei lavori del G7 di Sapporo, hanno ribadito l’importanza dell’efficienza energetica nel contesto attuale, chiedendo il supporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) per valutare l’impatto determinato dalle misure già adottate, nonché identificare e condividere le migliori pratiche nel breve e medio periodo.
I membri del G7 hanno, dunque, tratto conclusioni sugli obiettivi e sulla possibile azione comune, riconoscendo gli strumenti che, in teoria, dovrebbero consentire di accelerare il processo di decarbonizzazione dell’industria, soprattutto nei settori in cui le emissioni sono difficili da abbattere.
Diversificazione dell’approvvigionamento
I rappresentanti degli Stati presenti, dopo aver condannato i tentativi della Russia di utilizzare l’energia come strumento di coercizione geopolitica, hanno riaffermato il proprio impegno ad accelerare la transizione energetica mediante un maggiore ricorso alle fonti di energia rinnovabile e la promozione di una più efficiente diversificazione dell’approvvigionamento energetico, concentrandosi in particolare su solare fotovoltaico, turbine eoliche, elettrolizzatori, batterie e pompe di calore.
Lo scopo, oltre a ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra (GHG) entro il 2050 al più tardi, è quello di migliorare sicurezza e convenienza energetica, duramente minacciate dalla volatilità del mercato dovuta alle continue interruzioni nei rifornimenti.
Idrogeno
Il rappresentante italiano Gilberto Pichetto Fratin, facendo riferimento alla necessità di promuovere gli investimenti nelle filiere innovative, tra cui quella dell’idrogeno, a margine della riunione ministeriale ha dichiarato: “Sulla lotta al cambiamento climatico ancora una volta i Paesi del G7, ribadendo il limite di 1,5 gradi centigradi di aumento della temperatura globale, confermano di svolgere un ruolo guida”.
Fotovoltaico e biocarburanti
Un contributo offerto dall’Italia riguarda il riconoscimento del fotovoltaico nello sviluppo e l’incoraggiamento del settore elettrico. Inoltre, secondo il titolare del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica “altro punto voluto dall’Italia, è l’utilizzo dei biocarburanti sostenibili nel settore dei trasporti”.
Materie critiche
I membri del G7 hanno poi fatto chiarezza sull’importanza vitale del rafforzamento della fornitura di minerali e materiali critici per la realizzazione di un’economia a zero emissioni. Tra le priorità vi è quella di garantire che le catene di approvvigionamento seguano alti standard ambientali, sociali e di governance. Gli Stati si impegnano anche ad alleviare la pressione sull’approvvigionamento primario e a rafforzare l’offerta, nonché la circolarità lungo le filiere.