Il mercato elettrico visto come elemento centrale nel processo di decarbonizzazione previsto dal Pacchetto FIT for 55 e pietra angolare per garantire la massima efficienza economica degli investimenti nella produzione di energia rinnovabile, nonché la competitività del sistema industriale. Durante l’evento promosso da Elettricità Futura, Utilitalia e Confindustria, è emersa l’esigenza di riformare il modello esistente e renderlo più congruo al nuovo paradigma.
La riforma del mercato elettrico
Una riforma del mercato elettrico che contribuisca a rendere più stabili i prezzi, a garantire la sovranità energetica dell’Europa e a favorire il raggiungimento della neutralità climatica. Questi gli obiettivi di cui si è discusso durante l’evento organizzato da Elettricità Futura, Utilitalia e Confindustria e ospitato dalla Luiss Business School, che ha visto intervenire anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, e il Presidente di ARERA, Stefano Besseghini.
La proposta UE
Al centro del dibattito l’attuale processo di riforma del mercato elettrico europeo. Il 14 marzo scorso, la Commissione europea ha, infatti, presentato la proposta per un nuovo market design elettrico al fine di “accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e l’eliminazione graduale del gas, ridurre la dipendenza delle bollette dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili, tutelare meglio i consumatori dalle future impennate dei prezzi e dalla manipolazione potenziale del mercato e rendere l’industria dell’UE pulita e più competitiva”.
Un modello più aderente alla situazione attuale
Il Titolare dell’Ambiente, durante il proprio intervento, ha parlato dell’esigenza di creare un mercato più interconesso e rispondente al nuovo paradigma ecologico.
“Il modello del sistema elettrico europeo non è più aderente alla situazione attuale. Per questo abbiamo l’esigenza di realizzare una riforma. È necessario che la struttura del mercato venga rivista in funzione della transizione ecologica” ha riferito il Ministro.
Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura, ha dichiarato: “La proposta di riforma del mercato elettrico europeo mira a una maggiore sicurezza e indipendenza energetica. È una direzione peraltro coerente con il Piano 2030 di sviluppo del settore elettrico italiano elaborato da Elettricità Futura e in linea con l’orizzonte del REPowerEU che prevede, per l’Italia, la realizzazione di 85 GW di nuova capacità rinnovabile al 2030 per aumentare la competitività delle nostre industrie. Occorrerà far crescere la diffusione dei PPA, i contratti d’acquisto a lungo termine per l’energia elettrica rinnovabile”.