Airbus ha annunciato la sua nuova ambizione: progettare il primo velivolo commerciale al mondo a emissioni zero. L’aeromobile, che funzionerà a idrogeno, potrebbe decollare nel 2035.
Il primo aereo passeggeri a idrogeno
Christophe Arnold, responsabile infrastrutture per le nuove energie di una delle più grandi società costruttrice di aeromobili, Airbus, ha annunciato la costruzione del primo aereo passeggeri a idrogeno, che potrebbe entrare in funzione nel 2035.
Anche Guillaume Faury, amministratore delegato dell’azienda, ha sottolineato quanto l’uso di questo combustibile come fonte energetica per i velivoli sarebbe in grado di ridurre in modo significativo le emissioni.
Il progetto Blue Condor di Airbus UpNext
Nel 2022, Airbus UpNext ha lanciato un progetto dal nome ‘Blue Condor’ al fine di analizzare l’impatto e la composizione delle scie di condensazione prodotte da velivoli alimentati a idrogeno. L’iniziativa è parte del programma ZEROe del costruttore europeo, che ha messo a punto dei test da eseguire sia a terra che in volo.
L’importanza dell’idrogeno per l’aviazione
Apportare dei cambiamenti sostenibili nel settore dell’aviazione potrebbe giocare un ruolo chiave nel cammino verso la transizione energetica. In questo contesto, l’aereo a idrogeno potrebbe rappresentare una soluzione concreta, supportando la decarbonizzazione non solo dell’ambiente, ma anche delle attività che ruotano attorno all’aeroporto.
Secondo lo studio 2022 Hydrogen-powered Aviation, commissionato dalla partenership delle due imprese Clean Sky 2 e Fuel Cells & Hydrogen 2, il trasporto aereo è responsabile di circa il 3-7% delle emissioni globali di CO2. Infatti, i motori a combustione degli aerei emettono 3,15 chilogrammi di anidride carbonica per ogni chilogrammo di cherosene bruciato in volo.
L’idrogeno prodotto da un elettrolizzatore alimentato da energia rinnovabile potrebbe rappresentare una fonte alternativa che, nella sua forma gassosa, può essere trasportata tramite una rete di gasdotti negli aeroporti, dove poi sarà liquefatta e stoccata.
Ancor prima di essere impiegato come propulsore per l’aereo, l’H2 può inoltre alimentare una serie di servizi a terra, riducendo così il loro impatto. Tra questi: carrelli elevatori, mezzi per traino bagagli, bus navette o rimorchiatori.
A bordo del velivolo invece, può essere sfruttato come fonte energetica per i sistemi di volo e di comunicazione nella cabina di pilotaggio, ma anche per l’illuminazione, il riscaldamento o la refrigerazione.