Al via l’ampliamento della linea elettrica che collega Germania e Austria, con un investimento di 600 milioni di euro.
Il nuovo elettrodotto tra Austria e Baviera
Sono partiti i lavori per ampliare l’elettrodotto che collegherà l’Austria e la Baviera. Lo Stato tedesco spera così di trarre vantaggio da Vienna che, con 9 GW di impianti idroelettrici a circuito chiuso, è la capitale di uno dei Paesi Ue più avanti per ciò che concerne l’accumulo di energia idraulica.
L’elettrodotto è stato costruito negli anni 30 e adesso sarà esteso passando da una capacità di 220 kilovolt a 380. Si tratta di un progetto che prevede un investimento di 600 milioni di euro, con Monaco di Baviera che ne finanzierà la parte economica più importante, di circa 500 milioni.
I punti di forza dell’Austria e della Baviera
“La Baviera è leader nel settore dell’energia solare, mentre l’Austria ha investito molto nelle centrali di pompaggio e continua ad ampliarle”, ha spiegato Hubert Aiwanger, vice Primo ministro dello Stato tedesco situato a sud-est del Paese.
In Austria, per esempio, è stata costruita la prima centrale di stoccaggio a pompaggio di Tauernmoos che, a differenza di quelle tradizionali, è ad accumulo. Impianti come questo consentono di immagazzinare una grande quantità di energia in modo economico e, se la domanda è bassa, l’elettricità in eccesso può essere utilizzata per pompare acqua nel serbatoio di stoccaggio più alto e generare poi altra corrente.
Per quanto riguarda la Baviera, anche l’Agenzia federale tedesca delle Reti, la Bundesnetzagentur, ha sottolineato quanto sia leader per quel che riguarda le installazioni solari, con 18.3 GW di capacità.
A quella cumulativa fotovoltaica della Germania, pari a 66.5 GW alla fine del 2022, lo Stato tedesco a confine con l’Austria ha contribuito con 18.3 GW e 748,375 sistemi installati.
Sempre l’anno scorso, 4 Stati tedeschi hanno aggiunto più di 1 GW di energie rinnovabili, ma la Baviera è stato l’unico a superare il livello di gigawatt per gli impianti solari.
La neutralità climatica
Raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 è uno dei punti chiave del Green Deal europeo, ma alcuni Paesi, come Austria e Baviera, sono già impegnati per accelerare la transizione ecologica e soddisfare la neutralità già al 2040, o anche prima. In Carinzia, per esempio, questo obiettivo è fissato al 2025, e la regione spicca tra le altre perché qui il 55% dell’energia consumata e il 100% di quella prodotta deriva da rinnovabili.