Il nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione adottato dalla Commission europea per promuovere misure di sostegno in settori fondamentali per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette. La proroga al 2025.
Il nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione, proroga aiuti di Stato al 2025
La transizione energetica ed ambientale necessita di continui aggiustamenti normativi e regolatori all’interno dell’Unione europea, soprattutto per quel che riguarda il sostegno economico e finanziari degli Stati alle industrie e le filiere.
A tal proposito la commissione europea ha adottato oggi un nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione per promuovere misure di sostegno in settori fondamentali per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette, in linea con il piano industriale del Green Deal.
Secondo quanto riportato in una nota della Commissione, il nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione provvede prima di tutto a prorogare il sostegno degli Stati membri alle misure necessarie per la transizione verso un’industria a zero emissioni nette.
In particolare, la misura riguarda i regimi destinati ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e lo stoccaggio dell’energia e i regimi per la decarbonizzazione dei processi di produzione industriale, che gli Stati membri possono ora istituire fino al 31 dicembre 2025.
Meccanismo di sostegno alla transizione più chiaro e rapido
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: “Le norme in materia di aiuti di Stato, e in particolare il quadro temporaneo di crisi, hanno aiutato gli Stati membri a tamponare l’impatto dell’attuale crisi in Europa. Il quadro adottato adesso offre agli Stati membri la possibilità di concedere aiuti di Stato in modo rapido, chiaro e prevedibile”.
“Le nostre norme permettono agli Stati membri di accelerare gli investimenti a zero emissioni nette in questa difficile congiuntura, tutelando nel contempo le condizioni di parità nel mercato unico e gli obiettivi di coesione. Le nuove norme sono proporzionate, mirate e temporanee”, ha precisato Vestager.
Entro i prossimi due anni, quindi, grazie al nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione stabilito dalla Commissione, saranno introdotto tutte le misure considerate fondamentali per accelerare ulteriormente gli investimenti in settori strategici per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.
Le misure adottate provvederanno infine a rendere i regimi di aiuto alle energie rinnovabili, allo stoccaggio dell’energia, alla decarbonizzazione dei processi di produzione industriale, ancora più facili da ideare e più efficaci:
- semplificando le condizioni per la concessione di aiuti a progetti di piccole dimensioni e a tecnologie meno mature, come l’idrogeno rinnovabile, eliminando l’obbligo di una procedura di gara competitiva, a condizione che vengano adottate determinate misure di salvaguardia;
- ampliando le possibilità di sostegno per lo sviluppo di tutti i tipi di fonti energetiche rinnovabili;
- incrementando le possibilità di aiuto alla decarbonizzazione dei processi di produzione industriale mediante una riconversione a combustibili derivati dall’idrogeno;
- prevedendo massimali di aiuto più elevati e metodi di calcolo semplificati per gli aiuti.
Un anno di cambiamenti
Il quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato è stato adottato a marzo 2022, con l’obiettivo di consentire agli Stati membri di avvalersi della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina.
Successive modifiche sono intervenute a luglio dello stesso anno, per integrare il pacchetto di preparazione all’inverno, in linea con gli obiettivi del piano REPowerEU, e a ottobre, per far fronte ai prezzi elevati dell’energia e per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti in inverno (soprattutto di gas).