In un momento in cui l’Europa sta cercando di liberarsi dalla dipendenza russa da combustibili fossili, uno studio ha rivelato che con le pompe di calore elettriche, in alternativa all’idrogeno verde, si potrebbe risparmiare di più nelle proprie abitazioni.
Lo studio
Si tratta di uno studio al quale hanno lavorato gli scienziati del Politecnico di Zurigo, considerato uno dei più importanti centri di ricerca al mondo, e che è stato pubblicato sulla rivista accademica Energy Conversion and Management.
Prendendo in considerazione i 27 Stati membri Ue e il Regno Unito, sono stati presentati 13 scenari diversi sulla decarbonizzazione del riscaldamento domestico fino al 2040, e sono stati messi a confronto costi e impatti ambientali legati all’utilizzo di diverse fonti alternative.
L’importanza delle pompe di calore
Si è visto per esempio che, usufruire dell’idrogeno verde, per quanto sia sostenibile, costerebbe dalle 2 alle 3 volte in più rispetto all’utilizzo delle pompe di calore elettriche per alimentare gli immobili.
Dispendioso risulta essere anche l’idrogeno blu, che non solo comporta prezzi elevati ma, secondo gli autori del rapporto, non può essere nemmeno considerato al 100% sostenibile. Per tale ragione, gli scienziati svizzeri hanno voluto sottolineare nella loro analisi quanto l’utilizzo delle pompe di calore rappresenti invece l’unica opzione davvero valida per sostituire il gas fossile e per garantire un’adeguata efficienza energetica.
Questi sistemi, utilizzati sia per produrre aria calda d’inverno che fresca d’estate, sono in grado anche di assicurare acqua calda sanitaria e rappresentano una soluzione efficiente, ecologica e versatile per generare energia salvaguardando il benessere dell’ambiente, riducendo in modo sostanziale l’inquinamento e assicurando un rendimento energetico superiore rispetto a qualsiasi altra caldaia tradizionale.
CO2 Emissions in 2022
Anche grazie a un maggior utilizzo delle pompe di calore, oltre che della crescita di altre fonti rinnovabili quali eolico, solare e veicoli elettrici, le emissioni di anidride carbonica legate all’energia sono aumentate di solo lo 0,9% nel 2022, rilevando una crescita globale che non è stata poi così elevata come ci si aspettava. Questo emerge dall’ultimo rapporto IEA “C02 Emission 2022”.