Generare elettricità anche al buio non si direbbe una prerogativa dei pannelli solari. Invece, secondo le ultime scoperte dei ricercatori della Stranford University, la nuova frontiera del fotovoltaico sembrerebbe essere proprio questa: un pannello solare che funzioni anche di notte, senza il supporto di sistemi di accumulo.
La nuova frontiera del fotovoltaico
Il solare fotovoltaico è sicuramente, per costi e praticità, una delle fonti di produzione di energia rinnovabile più competitive sul mercato. Sfortunatamente, il grosso punto debole dei pannelli solari è la loro incapacità di generare elettricità al buio. Una debolezza a cui gli scienziati della Stanford University stanno cercando di ovviare creando un pannello solare che funzioni anche di notte, senza adoperare sistemi di accumulo e dunque raddoppiare i costi di manutenzione.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Applied Physics Letters, rivelando che anche i moduli già installati potrebbero essere modificati, con un risparmio notevole per cittadini e aziende.
Raffreddamento radiativo
Il processo che consente di applicare l’innovativa “modalità notturna” ai pannelli più vecchi, ossia generare energia anche di notte, è chiamato raffreddamento radiativo. Quest’ultimo sfrutta la differenza di temperatura tra la superficie dei pannelli e l’aria, che si viene a creare con l’escursione termica al tramonto. Al crepuscolo, infatti, la luce infrarossa si irradia liberamente dalla superficie dei pannelli solari, abbassandone la temperatura. Installando generatori termoelettrici sui pannelli, è possibile utilizzare tale flusso termico per generare energia.
Il pannello anti – solare
Non è la prima volta che l’idea di un pannello “anti-solare” si affaccia sul mercato. Già nel 2020, i ricercatori dell’Università della California avevano presentato qualcosa di simile. Tuttavia i pannelli solari fotovoltaici che, tramite dispositivi termoelettrici sono in grado di captare il trasferimento di calore tra corpi e funzionare al buio, sono una scoperta recente. Il motivo per cui se ne sente parlare ancora poco è che non generano quantitativi sostanziosi di elettricità. Si stima che producano circa il 25% dell’energia generata da un pannello solare in una giornata tipo.
Potenziale di energia generata
Il dispositivo sviluppato dai ricercatori, ad esempio, è in grado di generare circa 50 mW/mq. Si potrebbe però arrivare a raddoppiare questi valori, con un limite teorico di circa 1 o 2 watt per metro quadrato.