Assistere alla crescita delle energie rinnovabili in Europa e in Italia è come vedere un gran premio.
Rinnovabili in Europa
Oggi vedere la crescita delle energie rinnovabili è come vedere un gran premio. L’eolico e il solare stanno crescendo. L’eolico subisce sempre più contestazioni e critiche in Italia dove varie figure pubbliche si sono schierate contro le famose pale che rovinano i paesaggi collinari. Invece l’energia solare sta attirando sempre più l’attenzione da quando l’Unione Europea ha dichiarato che al momento, è la fonte di energia rinnovabile con più crescita negli Stati membri. Bisogna anche considerare che l’energia solare e il suo sfruttamento sono uno dei pilastri del Green Deal Europeo, quindi la crescita sarà stimolata negli anni a venire dal fatto che l’energia solare, tramite il fotovoltaico, potrà ridurre il nostro consumo di combustibili fossili. Inoltre, la Commissione Europea ha sottolineato come il costo di questa energia sia sceso dell’ 82%, rendendola più accessibile e competitiva.
Il mercato dell’ energia solare
Secondo i dati dell’Ansa la Germania è il miglior mercato solare d’Europa grazie all’installazione di 7,9 GW di nuova capacità energetica, al secondo posto si posiziona la Spagna con 7,5 GW di potenza installata. I Paesi Bassi famosi per l’alta qualità di vita ma che certamente hanno meno sole di noi, hanno installato 4,0 GW di nuova capacità, e solo al sesto posto arriviamo noi, con 2,6 GW di nuova potenza installata.
L’Italia
Un Paese come il nostro che è pieno di sole non deve essere così indietro. Sicuramente la crescita annuale del 174% per quanto riguarda l’energia solare (come riportato dall’Ansa) è un dato positivo, che dimostra come l’Italia stia sulla direzione giusta ma non basta. Dobbiamo fare di più per mettere in atto la transizione ecologica. Basti pensare che la Spagna, Paese che ha un PIL nettamente inferiore al nostro ha già saggiamente installato più del doppio della nuova capacità solare installata qui da noi nello stesso periodo. La realtà è che nella corsa all’energia solare, anche se siamo sulla strada giusta, siamo in ritardo considerando anche le potenzialità del nostro paese con le sue innumerevoli regioni che di questa energia ne hanno in abbondanza.
PNRR
Questa volta il governo si è mosso, in maniera coraggiosa e intelligente. Nel PNRR vi è la ormai famosa missione 2 in cui si parla della transizione ecologica basata sulle energie rinnovabili, la mobilità sostenibile e l’idrogeno. Più precisamente l’investimento 5.1 diretto verso le energie rinnovabili, dedica un miliardo di euro allo sviluppo del settore eolico, fotovoltaico e delle batterie. 400 milioni sono dedicati al fotovoltaico, 500 milioni alle batterie e 100 milioni sono dedicati all’eolico.
I dati IEA
Il messaggio è chiaro, in Italia il gran premio delle energie rinnovabili lo sta vincendo l’energia solare con il fotovoltaico. Su questo non c’è dubbio. Eppure nel nostro paese la realtà delle rinnovabili (energia eolica, solare ecc.) è una realtà ancora relativamente piccola se la confrontiamo con le forniture di petrolio. Secondo i dati IEA in Italia le rinnovabili nel 2021 (energia solare, eolica ecc.) hanno dato complessivamente una fornitura di 394.270.0 TJ mentre il petrolio ha fornito 1.949.985.0 TJ. Questo vuol dire che nel 2021 la fornitura di rinnovabili non ha raggiunto neanche un quarto della fornitura petrolifera.
Ovviamente ci vorrà del tempo per risolvere questo problema che accomuna gran parte degli stati Europei. Bisogna agire con cautela, per fare i controlli opportuni e assicurarsi che sia tutto fatto in maniera regolare, ma bisogna essere tempestivi: i problemi climatici ci ricordano l’urgenza della transizione ecologica.
Per questo i 400 milioni che il PNRR ci permette di investire nel fotovoltaico devono essere impiegati il prima possibile nell’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici e su tutte le superfici disponibili, (pensiamo anche alle superfici delle stazioni, degli edifici governativi ecc.). Non basta ricordare alle persone che questi impianti aiutano a generare energia pulita e accelerare la transizione ecologica. Dobbiamo ragionare non solo seguendo i massimi sistemi e i messaggi sempre importanti e necessari, ma ormai diventati ripetitivi e quindi purtroppo poco impattanti dell’amministrazione pubblica.
Educare le persone
Bisogna anche ragionare sulla realtà individuale di ogni famiglia. Secondo i dati dell’Istat, il 68% dei sistemi di riscaldamento in Italia è alimentato a metano e soltanto l’1,4% degli Italiani usa l’energia solare per l’acqua calda. Questo ci fa capire che bisogna crescere non solo a livello istituzionale e politico. Bisogna anche crescere a livello individuale. È necessario educare le persone all’uso dell’energia solare, comunicando i benefici e i vantaggi personali di quest’energia che in Italia abbonda per incentivare le persone allo sfruttamento privato dell’energia. Nella corsa alle energie rinnovabili, l’Italia è, per ora, lontana dal podio ma abbiamo le risorse per fare un’ottima gara e, grazie al sole che bacia il nostro bel paese, abbiamo una marcia in più.