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Germania e Norvegia alleate nella lotta alle emissioni. Pianificato un nuovo gasdotto per l’ idrogeno verde

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Ridurre le emissioni di CO2 del 65% entro il 2030, per abbandonare la dipendenza dai combustibili fossili e raggiungere gli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica nel 2045. La Germania e la Norvegia perseguono il net zero e, con Equinor e Rwe, progettano di costruire una nuova pipeline per l’idrogeno verde.

Un nuovo gasdotto per l’idrogeno tra Germania e Norvegia.

Il gruppo norvegese Equinor  e quello tedesco RWE dichiarano in occasione della visita del ministro dell’Economia Robert Habeck a Oslo, di aver progettato lo sviluppo di un nuovo condotto per il trasporto dell’idrogeno tra i due Paesi. Si tratta di un’intera catena del valore industriale per la produzione e l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio, in grado di consentire ad entrambi gli Stati di ridurre la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili.

Le due società progettano di costruire nuove centrali elettriche in Germania, inizialmente alimentate a gas naturale e successivamente ad idrogeno verde prodotto in Norvegia. Gli impianti dovrebbero essere costruiti congiuntamente.

Studi di fattibilità

I due colossi energetici per il momento non forniscono ulteriori dettagli sugli impegni di spesa nell’ambito della partnership. RWE, il principale produttore di energia della Germania, ha però parlato di investimenti per diversi miliardi di euro.

Gassco  Sa, che lavora su gasdotti che collegano la Norvegia con l’Europa, sta attualmente conducendo uno studio per valutare la fattibilità della nuova infrastruttura, i cui lavori di realizzazione dovrebbero essere avviati in primavera.

È probabile che il collegamento, in una prima fase, venga adibito al trasporto di idrogeno blu, prodotto convertendo il gas naturale e catturando carbonio emesso in atmosfera. Successivamente, il gasdotto potrà essere alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili, come per esempio i nuovi parchi eolici offshore norvegesi e garantire, così, un approvvigionamento di idrogeno verde al 100%.

Il piano tedesco

La Norvegia, dallo scorso anno, dopo i tagli effettuati dalla russa Gazprom, è diventata la principale esportatrice di gas in Europa, condizione che la Germania sta sfruttando a proprio vantaggio. Berlino si è detta pronta ad investire circa 10 miliardi di euro nel programma sussidi all’energia pulita, considerando la Norvegia un partner importante per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili. 
Secondo stime dell’ Agenzia tedesca per l’energia e di Eon, la Germania avrebbe bisogno di circa 66 terawattora di idrogeno entro il 2030. Il governo, tuttavia, mira a produrre solo 10 gigawatt internamente, il che lascia prevedere ancora una forte dipendenza dalle importazioni.

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