Lo sviluppo geotermico può beneficiare del know-how e dei dati che le compagnie petrolifere e di trivellazione hanno già accumulato nell’ultimo decennio. Lo dimostra il grande successo che il settore, grazie ai finanziamenti del Inflation Reduction Act, sta riscontrando negli Usa.
La corsa al geotermico
L’energia geotermica potrebbe diventare la prima fonte di approvvigionamento negli States. Provvedimenti come l’Inflation Reduction Act e la legge bipartisan sulle infrastrutture stanno, infatti, aprendo la strada a nuovi ed ambiziosi progetti nel settore, facendo registrare un accresciuto interesse nei confronti dell’energia rinnovabile dal sottosuolo.
L’obiettivo è velocizzare con ingenti finanziamenti la realizzazione di impianti geotermici, incentivando alla conversione aziende normalmente associate all’estrazione di petrolio e gas. A differenza di altre, infatti, l’industria fossile possiede le mappe dei punti caldi geotermici esistenti. Un vantaggio che, unito ai progressi dell’ingegneria, ha la possibilità di rendere redditizi anche pozzi geotermici “secchi”.
Secondo Kelly Blake, presidente del consiglio di amministrazione di Geothermal Rising , associazione di categoria focalizzata sulla geotermia, era dagli anni 70 che non si osservava uno sviluppo del genere. Sicuramente in termini di innovazione, ma soprattutto di finanziamento ed interesse a tutti i livelli, sia aziendali che governativi.
Potenziale geotermico negli Usa
Gli Usa hanno un potenziale geotermico notevole. Uno dei motivi che ha spinto l’amministrazione Biden ad incoraggiare le compagnie petrolifere e del gas a prendere in seria considerazione l’incorporazione di progetti geotermici nei propri piani aziendali. Dalle ultime stime si evince che le fonti di energia sotterranea negli Stati Uniti possono arrivare a fornire più di 60 gigawatt entro il 2050, un salto di oltre 15 volte rispetto ai 3,7 GW attuali.
Il Dipartimento dell’Energia sta esaminando il potenziale di produzione di energia e calore geotermico da pozzi di petrolio e gas abbandonati, fissando l’obiettivo di ridurre del 90% il costo dei sistemi geotermici potenziati entro il 2035. Lo scopo è migliorare i giacimenti esistenti o crearne di nuovi.
Inflation Reduction Act
In base a quanto stabilito dall’Inflation Reduction Act, le aziende che investono in progetti geotermici e soddisfano i requisiti richiesti, hanno diritto a un credito d’imposta del 30% , con l’applicazione di un ulteriore 10% qualora il progetto sia ubicato in una comunità energetica, o includa aree dipendenti economicamente dall’estrazione e dalla lavorazione di combustibili fossili.
La legge bipartisan sulle infrastrutture, invece, ha già autorizzato 84 milioni di dollari per quattro progetti dimostrativi di sistemi geotermici potenziati.